Gli stipendi dei parlamentari regionali rimangono gli stessi mentre i cittadini non arrivano a fine mese
Un bilancio “pesante” quello che si riferisce alla gestione dell’Assemblea regionale siciliana, con cifre di tutto rispetto che contrastano vivamente con la situazione economica in cui vivono i cittadini dell’isola.
Prima la crisi provocata dal Covid, che ha colpito piccole e medie imprese, artigiani e commercianti. Poi la guerra in Ucraina, che ha avuto come effetto quello di far lievitare i prezzi di carburante e materie prima.
Nei palazzi del potere nulla è cambiato
Nei palazzi del potere, invece, nulla è cambiato. Gli stipendi restano quelli di sempre e il bilancio registra ancora cifre da capogiro.
Nella seduta del collegio dei Questori dello scorso dicembre è stata approvata la dotazione interna per l’Ars che la Regione siciliana dovrà corrispondere quest’anno: 134 milioni di euro. Ma questa cifra, lo vedremo in seguito, rappresenta solo una parte del bilancio.
Nella relazione allegata al bilancio viene specificato che all’amministrazione regionale verranno chiesto 2 milioni di euro in meno rispetto al 2021 (Euro 136.000.000,00). “In tal modo l’Assemblea, nel rispetto delle sue prerogative costituzionali, dà attuazione all’Accordo Stato-Regione del 14 gennaio 2021 – viene spiegato – che tra le misure di contenimento della spesa previste, include anche la progressiva riduzione dei trasferimenti all’Ars. Nel corso della presente legislatura, dal 2017 al 2022, i risparmi complessivi sono stati pari ad Euro 9.000.000”… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI