Ne hanno discusso Acoset, proprietaria della condotta, e il parco dell'Etna.
Un percorso naturalistico ciclo-pedonale realizzato sulla traccia della condotta “Ciapparazzo” di proprietà di Acoset SpA, è questo l’ambizioso progetto già definitivo.
Il percorso in questione nasce dalla volontà di riconvertire il tracciato della condotta (nel tratto che parte da Bronte e passa da Adrano, Biancavilla, S.M. di Licodia, Ragalna, Belpasso, Nicolosi e raggiunge il comune di Pedara) in una pista ciclo – pedonale, sterrata, di circa di 4 metri di larghezza che si snoda per una lunghezza di oltre 30 km, intersecandosi con la viabilità urbana e rendendo il percorso particolarmente interessante perché diversificato.
“L’Ente Parco sta cercando di indirizzare ogni azione verso la valorizzazione del nostro territorio, aumentando i servizi e quindi la sostenibile fruizione del Parco stesso” – afferma il Presidente del Parco dell’Etna Carlo Caputo.
“Si lavora per portare a termine un progetto definitivo che necessita ora degli ultimi passaggi. Nello specifico, metteremo in campo tutte quelle azioni che possono finalmente concretizzarne la realizzazione, per cominciare cercando di ottenere un finanziamento dalla Regione siciliana”.
“Riappropriarsi della disponibilità del tracciato garantirebbe al personale Acoset di intervenire celermente per le manutenzioni e per i periodici controlli.
Ma soprattutto, il recupero funzionale – come percorso ciclopedonale – incentiverebbe la mobilità sostenibile e diventerebbe una attrattiva turistica su un luogo che merita di essere salvaguardato e valorizzato. Acoset, pertanto, ha sviluppato questo progetto infrastrutturale e sosterrà il Parco in ogni azione rivolta alla realizzazione di quella che verrà denominata la “Via dell’Acqua” – conclude il Presidente Giovanni Rapisarda.