Salvini contestato da alcuni turisti al momento del suo arrivo a Lampedusa. L'ex ministro dell'Interno farà visita all'hotspot
Il leader della Lega, Matteo Salvini, è arrivato oggi pomeriggio a Lampedusa. L’ex ministro dell’Interno rimarrà sull’isola siciliana per una visita di due giorni.
Al momento del suo approdo all’aeroporto, Salvini è stato contestato da alcuni turisti che attendevano di imbarcarsi per partire. Per lui fischi e urla da parte dei presenti.
Salvini a Lampedusa, le tappe della visita
Il leader della Lega, una volta lasciato l’aeroporto, si è recato al Comune per incontrare il sindaco Filippo Mannino e il suo vice Attilio Lucia.
Sempre nel pomeriggio Salvini ha fatto visita all’hotspot di contrada Imbriacola dove sono attualmente ospitati 650 migranti.
Salvini: “Accordi con Libia necessari”
“Gli accordi con la Libia sono necessari”, ha dichiarato il leader della Lega di lasciare l’hotspot di Lampedusa. “Io spero che la Libia ritrovi tranquillità e democrazia, perché oggi non è così e che anche in Tunisia tornino democrazia e tranquillità, sono due Paesi straordinari ma che in questo momento hanno grandi problemi“.
“Il nostro obiettivo sono i centri di identificazione e prevenzione in Nord Africa. Sicuramente collaborare con la Guardia Costiera tunisina e libica sarà fondamentale”, prosegue.
A chi gli dice che al momento la Guardia Costiera Libica è nelle mani di Erdogan, replica: “Non è colpa di Salvini”. “Se in passato l’Italia con l’Europa è fuggita dalla Libia facendo un errore madornale, abbiamo lasciato che fossero Turchia e Russia a occupare il territorio è perché l’Europa ha sbagliato“.
Lampedusa, continuano i trasferimenti dei migranti
Nelle scorse ore, intanto, sono proseguite le operazioni di trasferimento delle persone presenti all’interno della struttura di prima accoglienza.
Un consistente numero di migranti è stato imbarcato su due navi che raggiungeranno la terraferma.