Diciassette milioni di euro all’Amam nell’ambito del Pnrr per un progetto che punta a risolvere i problemi presenti nel centro della città. E ci sono anche ulteriori iniziative già dietro l’angolo
MESSINA – Una rete idrica che sarà ammodernata, con perdite ridimensionate. Il finanziamento ottenuto nell’ambito del Pnrr di oltre 17 milioni di euro servirà a realizzare il progetto di Amam che costerà complessivamente 20 milioni 727 mila euro e risolvere i problemi nel centro cittadino. Per coprire le zone periferiche a Sud e Nord della città c’è un altro progetto pronto di circa 24 milioni di euro che l’Azienda meridionale acque di Messina conta di farsi finanziare partecipando a ulteriori bandi nei prossimi mesi.
Obiettivo abbassare al 33% la dispersione idrica
Messina è stata l’unica provincia siciliana a ottenere i fondi dal Mims e potrà quindi continuare con il percorso di efficientamento della distribuzione idrica, che ha come obiettivo finale quello di abbassare al 33% la dispersione e portare l’acqua nella casa di tutti i messinesi per l’intera giornata. “Durante questi ultimi anni – ha sottolineato il sindaco Federico Basile – Amam ha prodotto un parco progetti e ha assunto e formato risorse tecniche importanti, per potere partecipare ed ottenere finanziamenti utili e necessari per ammodernare tutti gli impianti, ridurre le perdite, efficientare le reti”.
A spiegare il progetto al QdS è il geologo Salvo Puccio, direttore generale Amam, esperto del sindaco Federico Basile per il Pnrr ed ex presidente della stessa partecipata: “Il bando aveva delle premialità sulle finalità di ricerca perdite e sul monitoraggio della rete in autocontrollo con i contatori di ultima generazione che il nostro progetto garantiva, un progetto definitivo che ci dice dove andare a cercare le perdite, pronto ad andare in gara e che già avevamo proposto per il bando React-Eu complementare del Pnrr, ma escluso perché non avevamo aggiornato la tariffa. In Sicilia abbiamo una gestione del servizio idrico integrato arcaico, solo tre province hanno affidato il servizio e questo sta alla base della mancata assegnazione dei finanziamenti”.
“Avere il gestore unico è requisito essenziale”
“Avere il gestore unico – aggiunge – è requisito essenziale ma bisogna favorire che questo accada con una diversa politica regionale. Noi siamo entrati non perché gestiamo tutta la provincia ma perché in salvaguardia abbiamo fatto una convenzione con Ati; l’Ente ha scelto la gestione pubblica con un gestore come noi quindi, ma ancora non ha approvato il Piano d’ambito e non ha fatto un vero e proprio affidamento”.
Venti milioni di euro con cui potranno risolversi numerosi problemi
Venti milioni, dunque, con cui potranno risolversi numerosi problemi. “Si potrà sostituire e ammodernare – afferma Puccio – la rete che va dall’Annunziata al torrente Gazzi. In sostanza è lo stesso progetto che è stato finanziato anche a Torino. Secondo le nostre previsioni la perdita si ridurrà di due milioni e quattrocentomila metri cubi l’anno d’acqua, quantità che potrà migliorare l’erogazione in parti di città in cui ci sono ancora difficoltà. Nel 2018 in alcune zone della città l’acqua arrivava solo per alcune ore, adesso solo poche zone hanno 12 ore, il 30% sono in 24 ore le altre in 16 e 18. Con gli interventi che dovrebbero partire entro marzo 2023 ed essere completati entro dicembre 2025, tutto il centro avrà un’erogazione h24”.
In rete ogni anno vengono immessi 22 milioni di metri cubi di acqua, ma ne vengono fatturati 15 milioni. Nel 2021 si sono avute oltre 1.050 riparazioni nelle reti terziarie, quasi otto per chilometro in un anno. “I lotti che man mano si completeranno – spiega – saranno resi operativi. Nei prossimi mesi faremo la gara con l’aiuto di Invitalia, bisognerà anche fare un piano viario perché non sarà facile lavorare in centro città”.
Gli altri progetti di Amam
Ma ci sono altri progetti su cui si sta lavorando: “Abbiamo un progetto di fattibilità che presenteremo entro il 15 settembre per il completamento dei villaggi a Nord e a Sud. Particolari problemi sono sulla litoranea e sulla Panoramica, le due direttrici senza serbatoi che ci fanno perdere almeno il 4% di acqua. Entro il 30 di ottobre con l’altra finestra del Pnrr chiederemo le risorse per il rifacimento dei serbatoi e l’installazione di nuovi. Sono 24 milioni per il completamento della rete e 13 milioni e mezzo per i serbatoi. Faremo le richieste sia sul bando dell’Agenzia di coesione e sviluppo che scade a metà settembre che è un bando per fortuna rivolto anche agli Enti locali e quindi possono partecipare anche i comuni più piccoli che sul Pnrr con bando in scadenza il 30 ottobre”.