Aumenta la sorveglianza nel Mediterraneo per la presenza dei gasdotti che transitano a poca distanza dalla Sicilia. Sotto osservazione anche la flotta russa.
Si rafforza la vigilanza della Marina Militare italiana a difesa dei gasdotti che transitano in acque italiane a seguito del presunto sabotaggio di Nord Stream 1 e 2.
Un’azione che riguarda anche l’Isola poiché, nel Canale di Sicilia, passano i gasdotti sottomarini Transmed dalla Tunisia e Greenstream dalla Libia.
“Necessario aumento della sorveglianza”
La conferma arriva direttamente dal capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, che, intervistato da Repubblica, sottolinea che è stato deciso di “aumentare subito le misure per la tutela delle reti strategiche per l’interesse nazionale”.
L’attività di tutela dei gasdotti sottomarini nel Canale di Sicilia è stata sempre effettuata nel tempo dalla Marina Militare, ma i recenti eventi hanno necessariamente portato a un aumento del livello di sorveglianza.
Nel mar Mediterraneo, inoltre, è stata intensificata anche l’osservazione della flotta russa attraverso gli aerei di Marina e Aeronautica.