Il progetto politico di Cateno De Luca continua nella Città dello Stretto e si allunga verso Roma e Palermo. Sono Roberto Cicala e Massimo Finocchiaro i nuovi componenti dell’Esecutivo Basile
MESSINA – Un progetto politico partito da Palazzo Zanca e che potrà crescere a livello nazionale solo se Messina continuerà nel segno della buona Amministrazione. Cateno De Luca, presente alla conferenza stampa di presentazione dei due nuovi assessori, Roberto Cicale e Massimo Finocchiaro – che sostituiranno i neo eletti alla Camera e al Senato, Francesco Gallo e Dafne Musolino – ha voluto evidenziare che il buon risultato elettorale di Sicilia vera e Sud chiama Nord è legato alla “rivoluzione” messa in atto dopo le elezioni del 2018 e che i messinesi hanno mostrato con il loro consenso di apprezzare. Secondo De Luca, bisogna quindi continuare a lavorare per non deludere le aspettative che saranno sempre più alte. Per questo, ancora una volta, l’ex sindaco ha voluto fare sentire all’attuale primo cittadino Federico Basile e alla sua Giunta, “pubblicamente, perché l’effetto sia massimo”, il peso del ruolo che rivestono, ruolo che devono dimostrare ogni giorno di meritare.
Cateno De Luca lascerà ogni impegno istituzionale in città
De Luca lascerà ogni impegno istituzionale in città, abbandonerà la Presidenza del Consiglio comunale – perché sempre più impegnato tra Palermo, Milano e Roma – ma vigilerà su quello che succede nel governo della città, farà “il tutor politico” ha promesso, anche nella sua squadra a Messina oltre che all’Ars e al Parlamento nazionale. A Roma De Luca, con Gallo e Musolino che si è definita “assessore non dimissionario ma in trasferta” costruirà la sua visione nazionale e sta già lavorando per la formazione di due gruppi di deputati e senatori provenienti da aree trasversali, che sembra vogliano sposare il suo progetto, non più relegato quindi a un territorio ma risultato di un laboratorio che ha fatto di “Messina un caso politico di cui si deve tenere conto” anche oltre lo Stretto. Intanto, per il tre dicembre è fissato l’appuntamento con la Conferenza nazionale di Sud chiama Nord.
I nuovi assessori, così come il ritorno di Salvatore Mondello nel ruolo di vice sindaco, sono quindi funzionali a un percorso politico in evoluzione che ha bisogno di prendere linfa dall’efficienza amministrativa del comune di Messina. Nessuna sorpresa sul nome di Roberto Cicala, fedelissimo della squadra di De Luca, prima consigliere d’amministrazione dell’Amam, poi della Patrimonio Messina Spa, di cui è diventato in seguito presidente. La vera sorpresa, invece, è la nomina di Massimo Finocchiaro, imprenditore messinese, amministratore delegato della Imes, già coordinatore provinciale del Megafono, il movimento dell’ex presidente della regione Rosario Crocetta, che lo nominò nel 2016 presidente dell’Ast. Si è avvicinato alle posizioni di De Luca in occasione delle elezioni regionali e nazionali. “È la prova che non abbiamo pregiudizi – ha detto dice De Luca – siamo inclusivi nei confronti di chi mostra di volere mettere al servizio della città le proprie competenze”.
Passano a Finocchiaro le deleghe assegnate a Gallo con qualche integrazione: Pubblica istruzione e Servizi scolastici, Attività sportive, Spettacoli e Grandi eventi cittadini, Rapporti con gli Enti teatrali e musicali, Costituzione Fondazione per la promozione paesaggistica e culturale della città, Attività produttive e promozionali, Casinò del Mediterraneo. Per Cicala non c’è ancora l’ufficializzazione e le relative deleghe assegnate perché si dovranno prima formalizzare le sue dimissioni da presidente della Patrimonio Spa.
“Roberto Cicala – ha detto il sindaco Federico Basile – ha accettato di buon grado questo ulteriore sacrificio. Ha prodotto risultati come componente del Cda Amam, come esperto informatico e con Patrimonio Spa da presidente”. E su Massimo Finocchiaro ha aggiunto: “Si tratta di un imprenditore importante e la sua competenza sarà al servizio della città”.
L’incarico di vice sindaco, come detto, è tornato all’assessore Salvatore Mondello, per “disegnare la Messina che verrà – ha concluso il sindaco Basile – figura che deve dare concretezza alla visione politica che si è portata avanti dal 2018, con ricerca di fonti di finanziamento e una solida progettazione”.
“Indipendentemente dal ruolo – ha commentato Mondello – ciò che contano sono il progetto e la squadra. Bisogna essere bravi a saper stare anche in panchina”.