Fedez, Ambra Angiolini, Dargen D’Amico e Rkomi porteranno i concorrenti a sfidarsi nei 'live' sul palco del Teatro Repower di Milano
Dopo 6 settimane di selezioni, arriva il ‘giorno zero’ per X Factor 2022. Da domani, giovedì 27 ottobre, Fedez, Ambra Angiolini, Dargen D’Amico e Rkomi, ciascuno alla guida del proprio ‘roster’, porteranno i concorrenti a sfidarsi nei ‘live’ sul palco del Teatro Repower di Milano.
Le prove di talento dei 12 concorrenti
Il percorso per arrivare alla vittoria finale entra dunque nel vivo con i concorrenti che dovranno dare prova del loro talento e della capacità di esprimere se stessi di fronte alla giuria e al grande pubblico. A condurre lo show Francesca Michielin, ‘emblema’ del programma che nel 2011 l’ha vista esordiente in gara, coronandola poi vincitrice e ora, dopo tanti successi, molti premi vinti e varie partecipazioni al Festival di Sanremo, la incorona alla guida della prima diretta televisiva da conduttrice.
A condurre lo show Francesca Michielin
“Sono veramente tanto contenta di questa avventura – afferma durante la conferenza stampa di presentazione dei live – Tutti mi dicevano di quanto sarebbe stata ansiogena e difficile, ma io posso dire che mi sta facendo crescere tanto professionalmente. Avendo visto tante edizioni del programma, anche da fan quando ero bambina, posso dire con certezza che il livello di quest’anno è davvero molto alto e per me è un vero piacere vedere tanti talenti sfidarsi e fare spettacolo”.
Nel primo live le cover italiane e internazionali
Nel corso del primo live di X Factor, gli artisti in gara saranno divisi in due manche in cui proporranno cover italiane e internazionali. Il secondo live, in programma giovedì 3 novembre, sarà invece una puntata a tema, dal titolo ‘Mtv generation’: una serata dedicata ad artisti, generi e videoclip che hanno fatto la storia degli anni Novanta. Gli inediti arriveranno invece solo alla quarta puntata, perché “alle cose bisogna arrivare per gradi”. Del resto “la musica è una cosa seria e se ci vogliono anni e anni per formarsi negli studi, con lauree, master e corsi di perfezionamento, anche per la musica ci vuole tempo”.