Presentato dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto il progetto per riqualificare il primo spazio della Cittadella. Un recupero che vuole stabilire un nuovo legame tra città e Stretto
MESSINA – Il nuovo volto degli spazi fieristici in un progetto che spalanca un po’ di più lo sguardo della città verso lo Stretto. Verde, acqua, luce sono le parole chiave con cui l’architetto Giovanni Lazzari ha descritto lo spirito del suo elaborato: “C’è il recupero del rapporto con il mare, l’accessibilità ad aree strategiche sotto ogni profilo, da quello paesaggistico a quello ambientale a quello storico. Oggi sono spazi negati. Mi auguro che questo progetto che prevede la piantumazione di oltre seimila piante e sottrazione di una cubatura per 16 mila metri quadrati, con un’inversione di tendenza nella nostra città per altre realizzazioni”.
Insieme alla Passeggiata a mare ci sarà un unico lungomare di un chilometro che i messinesi potranno fruire, si prevede tra un anno, senza recinzione e cancelli. Nei programmi dell’Autorità di sistema portuale quell’affaccio in futuro arriverà fino al torrente Annunziata e per questo traguardo l’Adsp pubblicherà a breve un concorso di progettazione. “Il vincitore – ha spiegato il presidente Mario Mega – dovrà fornire il progetto di fattibilità tecnico-economica di quella parte che va da Boccetta a Giostra, perché la rada San Francesco è ancora adibita a traffico navale. In una seconda fase ci sarà anche quella fino all’Annunziata. Sarà un grande parco urbano, di 25mila metri quadri, che consentirà a Messina di scalare le classifiche del verde pubblico”.
Ieri mattina però è stato il momento della presentazione del progetto che riqualifica un primo spazio della Cittadella fieristica. Alla conferenza stampa erano presenti oltre al presidente Mario Mega e all’autore del progetto Giovanni Lazzari anche il sindaco Federico Basile. “Sono spazi – ha detto il primo cittadino – per troppo tempo abbandonati a loro stessi. Questo progetto consentirà di riaprire i cancelli della Cittadella fieristica, con uno sviluppo delle aree esterne. Speriamo che i tempi possano essere rispettati. L’Adsp ha delle prerogative per potere progettare nelle proprie aree, il Comune vuole comunque essere protagonista nelle scelte perché la città è dei cittadini”.
In Fiera è ancora bloccato il restauro dei padiglioni vincolati, al 70% della realizzazione. Si dovrà affidare un nuovo incarico per il progetto ma nel frattempo, a coprire il lavoro incompiuto ci saranno dei pannelli che raffigureranno storia, miti e cultura del territorio. Il 60% dell’area della Fiera è occupata da edifici datati, tra questi i padiglioni usati come hub vaccinale, la cui concessione all’Asp è in scadenza, e l’ex Irrera a mare, vincolato dalla Soprintendenza.
“Libereremo aree – ha evidenziato Mega – per circa 25 mila metri quadri: 15 mila metri quadri, il 60%, saranno spazi destinati a verde, prati, siepi e alberi; seimila metri quadri, il 27 %, sistemati a viali; duemila metri quadri, l’8%, saranno aree per bambini e attività sportive; 1.300 metri quadri, il 5%, balconate sul mare”.
Saranno posizionate panchine rivolte verso lo Stretto, per trecento metri. All’inizio e alla fine del parco ci saranno due strutture con due punti di ristoro e bagni, che saranno date in concessione. “Oggi è un’area degradata – ha detto Lazzari – ma serve che torni alla libera fruizione, recuperando il rapporto col mare. L’accesso sarà libero, pavimentato, anche gli ipovedenti ne potranno fruire, con prato calpestabile, senza nessun tipo di recinzione, né lato mare né lato viale della Libertà. Ci saranno aree dedicate allo sport, con attrezzi ginnici, giochi per bambini. Prevista la videosorveglianza e l’accesso a una piccola spiaggia, non per la balneazione ma per una fruizione in continuità con il lungomare”.
E poi le balconate: “Ponteggi metallici – ha concluso Lazzari – che si appoggeranno sui massi frangiflutto in armonia con il contesto”.
L’investimento previsto è di circa quattro milioni di euro in sette mesi con un cronoprogramma già definito. “Entro gennaio pensiamo di mandarlo in gara – ha detto Mega – adesso dobbiamo completare gli elaborati tecnici acquisire le autorizzazioni necessarie. Dovremo riuscire a contrattualizzare entro marzo e potere arrivare entro fine anno ad avere i lavori ultimati”.
“Abbiamo lavorato – ha concluso Mega – partendo dalle esigenze della città, in maniera oggettiva. Speriamo che questo intervento colga appieno le aspettative dei messinesi”.