Boris Becker torna a parlare dopo l'esperienza in carcere a seguito della condanna a due anni e mezzo di reclusione per bancarotta
La leggenda del tennis Boris Becker torna a parlare per la prima volta dopo l’uscita dal carcere dov’era finito per scontare la condanna a due anni e mezzo per bancarotta.
Nel corso dell’intervista concessa alla tv tedesca SAT.1, Becker ha raccontato la sua esperienza dietro le sbarre, un percorso molto doloroso che però gli ha permesso di riscoprire sé stesso.
“Dal carcere ho ricevuto una dura lezione, molto costosa, molto dolorosa – afferma Becker – “Non sei nessuno in prigione. Sei solo un numero, il mio era A2923EV. Non mi chiamavo Boris. Ero un numero e a loro non frega un c…o di chi sei. Penso, però, di aver riscoperto la persona che ero. L’intera faccenda mi ha insegnato qualcosa di importante e buono. E alcune cose accadono per una buona ragione”, ha concluso Bum Bum Bum, apparso molto dimagrito e con i capelli corti.
Boris Becker ha raccontato inoltre come la prigione di Wandsworth ospitasse anche molestatori sessuali e assassini, rivelando anche il suo timore di finire in una cella collettiva.