Furti d'auto a Palermo, arrestati 6 giovani - QdS

Furti d’auto a Palermo, catalizzatori e fari fanno “gola”: in manette 6 giovani

Furti d’auto a Palermo, catalizzatori e fari fanno “gola”: in manette 6 giovani

Redazione  |
lunedì 30 Gennaio 2023

Incessante il controllo dei carabinieri a Palermo, impegnati a sventare diversi furti d'auto. Il resoconto degli interventi.

Continua incessante l’attività di contrasto ai reati predatori da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, con particolare attenzione al centro città e alle zone interessate dalla movida.

I militari della Stazione Palermo Centro hanno tratto in arresto, con l’accusa di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, due giovani di 25 e 18 anni che, appena sorpresi dopo aver forzato lo sportello di una Fiat 500 nella centralissima piazza G. Verdi, hanno tentato di darsi alla fuga a bordo di un’altra autovettura: l’inseguimento è poi terminato in piazza Giulio Cesare, dove sono stati bloccati e tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Entrambi gli arresti sono stati convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palermo, che ha disposto l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

In via della Libertà, all’altezza di via Quintino Sella, una pattuglia della Stazione Palermo Crispi ha prontamente bloccato un 23enne e un 18enne, subito dopo l’asportazione dei fari posteriori di una Smart. Per entrambi i giovani, il G.I.P. ha convalidato l’arresto per furto aggravato.

In via Marchese di Villabianca, invece, un 35enne e un 31enne sono stati fermati dai militari della Stazione Palermo Crispi mentre erano intenti a smontare, tramite un seghetto elettrico, il catalizzatore di una Hyundai: per entrambi, dopo la convalida dell’arresto, il G.I.P. ha disposto l’applicazione dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.

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