Il Reddito di Cittadinanza sarà definitivamente messo da parte dal 2024. Ecco chi lo percepirà fino al 31 dicembre 2023 e chi no.
Il Reddito di Cittadinanza verrà completamente riformato. L’indicazione data dal Governo Meloni in questi mesi e confermata dall’approvazione del recente decreto Lavoro è chiara. La misura introdotta dal Movimento 5 Stelle sotto l’esecutivo Conte andrà definitivamente in pensione a partire dal 1° gennaio 2024 ma, già a partire dalle prossime settimane, il sostegno subirà delle profonde variazioni che condurranno alla sua definitiva eliminazione.
Reddito di Cittadinanza, come sarà rimpiazzato
Così come previsto dal testo approvato in Consiglio dei ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Reddito verrà sostituito da due nuovi strumenti: l’Assegno di inclusione, riservato a tutte le famiglie con un minore, una persona con disabilità o con più di 60 anni, e il Supporto per la formazione e lavoro, indicato per quelle famiglie nelle quali sarà presente una persona in grado di lavorare.
Il primo strumento sarà attivo a partire dal 2024 e indirizzerà il percettore verso “un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa”. Il secondo, invece, sarà disponibile già dal 1° settembre 2023 e prevede la concessione di un assegno da 350 euro al mese, per un massimo di 12 mesi.
Ma non è tutto. Con l’approvazione del decreto Lavoro salta anche il limite delle 7 mensilità che la Manovra 2023 aveva stabilito per i percettori del beneficio.
Reddito di Cittadinanza, cancellato limite dei 7 mesi
La Legge di Bilancio, infatti, aveva disposto il riconoscimento del Reddito di Cittadinanza nel limite massimo di 7 mesi (e non più 18 mesi), introducendo una “disciplina temporanea, nelle more di una organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, volta a revisionare l’attuale impianto della misura Reddito di Cittadinanza nei confronti dei beneficiari in età lavorativa (cd. occupabili) in modo da evitare un effetto disincentivante al lavoro”.
Reddito di Cittadinanza, chi lo percepirà fino a dicembre 2023
La riduzione della durata del Reddito di Cittadinanza, tuttavia, non viene applicata per quelle famiglie che presentano al loro interno persone con disabilità, soggetti minorenni e individui con almeno 60 anni d’età. Per questi soggetti il Reddito continuerà a essere erogato fino al 31 dicembre 2023.
Attenzione, però. Con il decreto Lavoro è stata effettuata una modifica a questo passaggio. Viene infatti aggiunto che lo stop dopo i 7 mesi non viene applicato per quei percettori del Reddito di Cittadinanza che, prima della scadenza, siano stati presi in carico dai servizi sociali. Questi soggetti, infatti, non sono ritenuti attivabili al lavoro.
Sarà compito dei servizi sociale dare comunicazione all’INPS, entro il termine del 30 giugno 2023, della presa in carico per poter dare loro la possibilità di percepire ancora il Reddito fino alla scadenza naturale del 31 dicembre 2023.