Stop al RdC, arriva Supporto per la formazione e lavoro - QdS

Stop al Reddito di Cittadinanza, ecco il Supporto per la formazione e lavoro: come funziona

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Stop al Reddito di Cittadinanza, ecco il Supporto per la formazione e lavoro: come funziona

Salvatore Rocca  |
mercoledì 10 Maggio 2023

Il Reddito di Cittadinanza va definitivamente il pensiero, ecco il Supporto per la formazione e lavoro: cos'è la nuova misura.

Il Reddito di Cittadinanza si appresta a essere definitivamente messo da parte. Lo scorso 1° maggio il Governo ha approvato un decreto legge inviato al che va a riformare profondamente la misura di sostegno varata durante il Governo Conte, sostituendola con due nuovi strumenti di aiuto.

Il primo sarà il cosiddetto “Assegno di inclusione”, rivolto a tutte le famiglie con un minore, una persona con disabilità o con più di 60 anni. La seconda misura prenderà il nome di “Supporto per la formazione e lavoro” e sarà riservata soltanto a quelle famiglie nelle quali sarà presente una persona in grado di lavorare.

Assegno di inclusione, cos’è

L’Assegno di inclusione sarà attivo dal 1° gennaio 2024 e in Gazzetta Ufficiale viene descritto come “una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa”.

Assegno di inclusione, beneficiari

Possono richiederlo i cittadini dell’Unione o un loro familiare che sia titolare di diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno, ovvero titolare dello status di protezione internazionale. Al momento di presentazione della domanda, il richiedente deve risultare residente in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo.

Assegno di inclusione, i criteri

Il decreto legge specifica che, alla presentazione della domanda, il richiedente deve disporre di un ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro e un valore del reddito familiare inferiore alla soglia di 6mila euro, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

Inoltre, se il nucleo è composto da persone di tutte le età pari o superiore a 67 anni, ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia del reddito familiare è fissata a 7.560 euro annui, sempre moltiplicata per la scala di equivalenza.

Supporto per la formazione e lavoro, cos’è

Il Supporto per la formazione e lavoro andrà invece a rimpiazzare in tutto e per tutto l’attuale Reddito di Cittadinanza a partire dal mese di settembre 2023. prevede un assegno da 350 euro al mese, per un massimo di 12 mesi.

Supporto per la formazione e lavoro, beneficiari

La misura è rivolta a tutti quei nuclei familiari con persone considerate adatte a intraprendere un percorso lavorativo, vale a dire con età compresa tra i 18 e i 59 anni e senza minori a carico o soggetti disabili. La misura viene riconosciuta a quei cittadini che prendono parte a programmi di formazione e progetti utili alla collettività.

Vengono imposte condizioni più stringenti rispetto a quelle fissate per la ricezione del Reddito di Cittadinanza. Infatti, l’ISEE non dovrà essere superiore a 6mila euro. La misura, inoltre, può essere richiesta anche da membri che fanno parte dello stesso nucleo familiare.

Agevolazioni anche per imprese

Sono previsti anche sgravi fiscali per tutte quelle aziende e quelle imprese che assumeranno lavoratori che avranno avuto accesso a Supporto per la formazione e lavoro, così come per l’Assegno di inclusione. In entrambi i casi, il datore di lavoro non dovrà provvedere al pagamento dei contributi per 12 mesi.

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