Cgil: verso una mobilitazione. Pagliaro, preoccupati questo governo regionale senza maggioranza e per una manovra nazionale sbagliata e iniqua - QdS

Cgil: verso una mobilitazione. Pagliaro, preoccupati questo governo regionale senza maggioranza e per una manovra nazionale sbagliata e iniqua

Cgil: verso una mobilitazione. Pagliaro, preoccupati questo governo regionale senza maggioranza e per una manovra nazionale sbagliata e iniqua

sabato 15 Dicembre 2018
"Di fronte a una situazione economico sociale grave come quella della Sicilia è preoccupante dovere quotidianamente constatare che alla guida della regione c’è un governo senza maggioranza, cosa che si traduce nello stallo dell’azione politica, come dimostrano gli ultimi eventi all’Ars".
 
Lo ha detto Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia.
 
"Se non arriveranno risposte per il mondo del lavoro – ha aggiunto – la mobilitazione sarà inevitabile. Anche perché sono carenti e sporadiche con questo governo anche le relazioni sindacali palesando di continuo che questo è un esecutivo che oltre a non avere maggioranza non ha neanche un’idea di sviluppo".
 
Per Pagliaro è anche "grave il quadro nazionale".
 
"La manovra è sbagliata e iniqua – ha sostenuto – come le tre confederazioni sindacali hanno detto al governo lo scorso 10 dicembre, presentando anche il documento con le loro richieste. Ci preoccupa la mancanza di un accordo con l’Europa sul deficit, che costringerà l’Italia a modificare la manovra, svelando i bluff dl governo, ma anche col rischio di interventi che potrebbero pesare su lavoratori e pensionati".
 
Pagliaro ha ricordato che per Cgil, Cisl e Uil sono fondamentali un sistema fiscale progressivo per ridare potere d’acquisto ai lavoratori e la lotta all’evasione fiscale.
 
Secco il no per ogni forma di condono, i sindacati chiedono inoltre la riduzione del cuneo fiscale per lavoratori e pensionati.
 
C’è anche la richiesta "di investimenti per il 6% del Pil per le grandi opere e anche per la scuola e l’infanzia".
 
"Quota 100 e il reddito di cittadinanza, al di là delle valutazioni di merito – ha concluso Pagliaro – si stanno confermando come misure specchietto per le allodole, in assenza di risorse".
 
 

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