Cassa integrazione, nel 2023 segnali di ripresa in Sicilia

Cassa integrazione, la pandemia è alle spalle: nel 2023 segnali di ripresa in Sicilia

Cassa integrazione, la pandemia è alle spalle: nel 2023 segnali di ripresa in Sicilia

Michele Giuliano  |
martedì 06 Giugno 2023

Meno ore di ordinaria, straordinaria e deroga. Nell'Isola il mercato del lavoro sembra essere tornato a respirare con il calo netto della Cig

Il mondo del lavoro in Sicilia sta cercando, lentamente, di trovare la propria strada verso l’uscita da quel buco nero che è stata la pandemia. Un segnale chiaro, la riduzione del numero di giornate di cassa integrazione erogate nel primo trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. I dati vengono dall’Inps: la Cig straordinaria ha registrato in Sicilia 1.861.121 giornate, contro i quasi 2 milioni del 2022. Una riduzione netta, poi, per la Cig in deroga: appena 154.299 giornate contro un milione e mezzo dello scorso anno. Una forte riduzione anche per la Cig ordinaria, che scende, nei primi tre mesi del 2023, a 941.565 giornate, mentre nello stesso periodo del 2022 erano state 1.288.385. In totale, quindi, sono state pagate 3 milioni di giornate contro 5 milioni del 2022.

La riduzione a marzo

Nel solo mese di marzo, la riduzione di giornate richieste è stata del 33,7%, ben più alta della media nazionale: le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate nello scorso mese di marzo nella penisola sono state circa 43 milioni, il 5,5% in più rispetto al precedente mese di febbraio (41 milioni) e il 22,5% in meno rispetto a marzo 2022, nel corso del quale erano state autorizzate 56 milioni di ore. Per quanto riguarda le singole tipologie d’intervento, le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a marzo 2023 sono state 20,9 milioni. Nel mese di febbraio erano state autorizzate 17,1 milioni di ore: di conseguenza, la variazione congiunturale è del +22%. A marzo 2022, le ore autorizzate erano state quasi 22,2 milioni.

Cigs e Cigd, i dati

Ancora, il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a marzo 2023 è di 20,6 milioni, di cui 12,1 milioni per solidarietà, con un decremento del 15,8% rispetto a quanto autorizzato nello stesso mese dell’anno precedente (24,5 milioni di ore). Nel mese di marzo 2023, rispetto al mese precedente, si registra una variazione congiunturale pari a -7,7%. In ultimo, gli interventi in deroga autorizzati nel mese di marzo 2023 sono stati pari a 0,38 milioni di ore. A marzo 2022 le ore autorizzate in deroga erano state 1,9 milioni, con una variazione tendenziale del -80,5%. Ci sono poi i fondi di solidarietà: il numero di ore autorizzate a marzo 2023 è pari a 1,3 milioni e registra un decremento del -6,8% rispetto al mese precedente. Nel mese di marzo 2022 le ore autorizzate sono state 7,2 milioni, con una variazione tendenziale del -81,1%.

Le finalità dei diversi ammortizzatori

Le diverse tipologie di cassa integrazione sono pensate per diversi casi e possibilità: la Cig ordinaria si può richiedere in caso di mancanza di commesse, fine del cantiere o del lavoro, mancanza di materie prime, eventi meteo e non prevedibili (incendi, alluvioni, ecc.), manutenzione straordinaria. Si applica solo a imprese operanti nel settore industriale, manifatturiero, edile e in pochi altri indicati nell’art. 10 del Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148. La Cig Straordinaria è, invece, un ammortizzatore sociale che interviene a sostegno di imprese e lavoratori in possesso di determinati requisiti e al presentarsi di precise condizioni di difficoltà o di sospensione temporanea del lavoro a fronte di eventi strutturali, ristrutturazione aziendale o ricorso a contratti di solidarietà. Possono accedervi solo le aziende con più di 15 dipendenti, operanti in settori specifici (industria, manifattura, edilizia, artigianato, servizi di pulizia, mensa, ristorazione, vigilanza, ecc.). La Cig in deroga si applica a tutte le imprese che, per loro connotazione, non possono accedere alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria oppure ne hanno già usufruito, quindi in condizioni di eccezionalità, introdotta in via sperimentale e prorogata di anno in anno.

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