Ognina: "Non si converta ogni angolo in spazio food"

Borgo di Ognina, cittadini preoccupati: “Non si converta ogni angolo in spazio food”

Borgo di Ognina, cittadini preoccupati: “Non si converta ogni angolo in spazio food”

Melania Tanteri  |
mercoledì 21 Giugno 2023

Una delle aree più importanti dell'intera città, immortatala dal Verga nei Malavoglia e tra i pochi affacci sul mare di Catania, è nuovamente al centro delle polemiche.

Non c’è pace per il borgo marinaro di Ognina. Una delle aree più importanti dell’intera città, immortatala dal Verga nei Malavoglia e tra i pochi affacci sul mare di Catania, è nuovamente al centro delle polemiche.

Borgo di Ognina, ancora polemiche

Dopo quelle scatenate dall’autorizzazione – e poi dall’avvio dei lavori – per la realizzazione di un grattacielo di 13 piani a pochi metri dalla costa, proprio alle spalle dello storico borgo; e dopo quella avviata in seguito al progetto di risistemazione dello specchio di acqua antistante l’approdo – poi rientrato grazie a un battage della cittadinanza, in particolare del consigliere del Movimento 5 Stelle Graziano Bonaccorsi, ecco nuove lamentele.

Riqualificazione piazzetta di Ognina: scatta la protesta

Stavolta, al centro delle proteste, sono i lavori di riqualificazione della piazzetta antistante la chiesa, affidati ai privati proprietari del ristorante che, da qualche mese, ha aperto proprio lì. “I giochi per i bambini sono stati sacrificati per sedie e tavolini al servizio del ristorante – lamentano in molti tra i residenti. Che hanno scritto una lettera per evidenziare le proprie preoccupazioni e chiedere chiarimenti all’amministrazione comunale. L amissiva è stata pubblicata sulla pagina Facebook Lungomare Liberato.

La lettera dei residenti del borgo marinaro

“Buongiorno,

Scriviamo questa lettera con un senso di preoccupazione crescente per ciò che sta accadendo in Piazza Ognina, in particolare nell’area del parco giochi situata sotto la chiesa. Sicuramente, avrete notato che l’area è attualmente chiusa per lavori e oscurata da teli pubblicitari. All’inizio, ci sembrava che il ritardo nei lavori potesse essere dovuto al rinnovamento dei giochi esistenti e alla pavimentazione, forse per garantire una maggiore sicurezza.

Ma quando il vecchio murale è stato sostituito da un dipinto di vari tipi di tonni abbiamo iniziato a sospettare che qualcosa di diverso fosse in atto. Non si tratta certamente di decorazioni adatte a un parco giochi per bambini, ma piuttosto di un richiamo evidente a un ristorante di pesce.

La mancanza di loghi istituzionali tra le numerose pubblicità sui teli ha rafforzato ulteriormente i nostri sospetti. E purtroppo, la nostra indagine ha rivelato la triste verità: i giochi sono stati rimossi, e al loro posto vi sono strutture in metallo che sembrano essere i futuri tavoli e sedie, solidamente ancorati nella pavimentazione di pietra lavica”.

Le aree food e le preoccupazioni

Nella lettera, gli scriventi evidenziano di aver appreso che “la riqualificazione dello spazio dell’area giochi della Piazza Ognina è stata sponsorizzata da un privato”, il ristorante vicino, come risulta da un comunicato stampa pubblicato sul sito del Comune di Catania, in cui si parlava di riqualificazione e di riprostino della bambinopoli. Che oggi sembra sia scomparsa. L’idea che un’area pubblica a servizio dei bimbi possa diventare area a servizio del vicino ristorante – vista la presenza di numerosi tavoli e sedute – preoccupa molto i residenti e non solo loro. “Ci preoccupa la possibilità che la visione per Ognina sembri essere quella di convertire ogni angolo disponibile in un ristorante all’aperto per il consumo di pesce. Questa direzione ci sembra oltrepassare ogni limite di rispetto per la comunità e le sue esigenze”.

La replica dell’imprenditore coinvolto nei lavori a Ognina

Da qui le richieste di chiarimento che, nei commenti, sono gli stessi imprenditori coinvolti a fornire. Nello specifico, a parlare è Tuccio Testa, che spiega le intenzioni di “riqualificare” secondo quanto previsto dal bando, e che si dichiara disponibile a rispondere a qualsiasi dubbio. Testa posta anche un rendering di come sarà òa piazzetta: “bbiamo presentato un banco pubblico per un Servizio di riqualificazione e non di privatizzazione, pertanto “anche quei tavolini” oltre all’intero parco dove si stanno investendo moltissimi soldi sono e rimarranno al servizio della comunità” – dice.

E ancora “Questo è quello che stiamo cercando di realizzare con un milione di difficoltà affinché possa passare da un aerea abbandonata dai topi e dalle blatte a qualcosa che possa dare lustro a tutti anche a chi li ci lavora”.

L’assessorato ai borghi marinari

Il post ha raccolto tantissimi commenti. Molti a favore dell’intervento, ancora di più contrari non solo al tipo di riqualificazione ma anche all’assenza di confronto con chi lì abita e vive. Il conferimento da parte del sindaco Trantino della delega specifica sui “Borghi marinari”, assegnata al sammartiniano Andrea Guzzardi, potrebbe agevolare lo scambio di vedute e fornire una “garanzia” a chi investe ma anche ai residenti. Il fatto che l’altro sammartiniano in Giunta, Giuseppe Gelsomino, abbia ottenuto invece le Attività produttive, potrebbe agevolare il dialogo. O l’esatto contrario. Staremo a vedere.

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