Catania, Porto di Ognina, il caso arriva in Consiglio - QdS

Catania, Porto di Ognina, il caso arriva in Consiglio

Melania Tanteri

Catania, Porto di Ognina, il caso arriva in Consiglio

giovedì 09 Marzo 2023

Stasera una seduta straordinaria, richiesta dal consigliere Bonaccorsi, per fare luce sui lavori che stanno interessando l’area

CATANIA – Il porticciolo di Ognina e il suo futuro. Stasera, in Consiglio comunale si parlerà del progetto – di cui si è occupato anche il Quotidiano di Sicilia – che potrebbe trasformare uno dei pochi affacci sul mare della città di Catania. Una seduta straordinaria, quella di stasera, richiesta in particolare dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Graziano Bonaccorsi, che ha presentato un’interrogazione, seguita alla denuncia del Comitato spontaneo di cittadini nato proprio per tutelare il borgo marinaro e lo specchio d’acqua antistante. Una parte della quale, pare, dovrebbe diventare approdo turistico.
“Il consiglio fino alla fine fino alla carica eserciterà il suo ruolo di controllo per come può . commenta il presidente Sebastiano Anastasi – e quindi la conferenza dei capigruppo non ci ha pensato due volte a calendarizzare con urgenza questo consiglio”.

La questione, come tante volte affermato dal direttore dell’Urbanistica di Catania, Biagio Bisignani, è di competenza del demanio, trattandosi di un porto, ma l’assemblea civica vuole vederci chiaro. “Si stanno decidendo le sorti di quel piccolo affaccio sul mare di cui tutti i cittadini usufruiscono da sempre. Nessuno è contrario alle privatizzazioni, ma dobbiamo capire cosa è successo nelle procedure e soprattutto stabilire quali i potenziali contrasti con il progetto di riqualificazione del borgo marinaro che già sono previste nelle linee guida del piano regolatore che abbiamo votato in aula. Un progetto da 15 milioni di euro si intravedono nuove possibilità per valorizzare l’intera area, ma resta da capire se e come queste novità interferiranno nel progetto”.

A rincarare la dose, chiedendo lumi sul progetto, è anche la deputata regionale pentastellata Josè Marano. “La Regione Siciliana valuti attentamente l’esito della conferenza dei servizi prima di attivare eventuali procedure per la realizzazione di un punto di ormeggio nel Porticciolo di Ognina. Non si privino i catanesi di un pezzo della loro storia” – dice la deputata all’Ars, intervenuta a proposito delle criticità sollevate dalla Capitaneria di Porto di Catania sul progetto di riqualificazione e sulle quali la deputata catanese ha depositato un’interrogazione al Presidente Schifani e all’Assessore regionale al territorio e l’ambiente Elena Pagana.

“Dall’analisi degli atti – spiega Marano – emerge che non si conoscono quali studi siano stati condotti circa il taglio del molo, atto che comporterebbe la tenuta statica della struttura portuale, inoltre, dalla relazione tecnica allegata al progetto sembrerebbe che alcuni corpi morti depositati sul fondo, ricadrebbero fuori dall’area richiesta in concessione”. Secondo gli esponenti del M5S, “l’eventuale punto di ormeggio ridurrebbe drasticamente lo spazio di utilizzo per i privati cittadini, così come i posti barca a disposizione sarebbero solamente di 5 unità, insufficienti rispetto al numero di barche attualmente presenti” – continua Marano unitamente a Graziano Bonaccorsi.

La tutela del borgo di Ognina è stata, tra l’altro, inserita dal Consiglio comunale all’interno delle linee guida del Piano regolatore generale, superate dalla normativa ma non nella sostanza: l’assemblea cittadina si è infatti espressa per la tutela dell’area. Ed è questo aspetto che sottolinea il presidente della Commissione urbanistica, Manfredi Zammataro.

“Il consiglio comunale ha tra l’altro lavorato in passato proprio per tutelare quell’area, inserendo la riqualificazione e la protezione del borgo di Ognina all’interno delle linee guida del piano regolatore generale. Oggi si continua a lavorare con lo stesso scopo – spiega il consigliere. Ribadiamo la massima disponibilità del Consiglio a interventi di riqualificazione, che oltretutto sono necessari in quell’area” – continua Zammataro. Ma ribadiamo che nulla può avvenire a discapito della fruizione e della vista di quella zona, sulla quale insistono, tra l’altro, altri progetti particolarmente importanti. A cominciare da quello che prevede l’abbattimento del cavalcavia sulla piazza Mancini battaglia per liberare appunto il borgo marinaro”. Da qui, la volontà di impegnare l’amministrazione con un ordine del giorno, a invitare il dipartimento regionale a tenere in considerazione il volere della città.

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