Cooperazione tra Zone Economiche Speciali siciliane e i sindacati per informare questi ultimi sugli investimenti che le Zes attraggono verso ogni singolo territorio.
Cooperazione tra Zone Economiche Speciali siciliane e i sindacati per informare questi ultimi sugli investimenti che le Zes attraggono verso ogni singolo territorio e sullo stato di realizzazione delle opere pubbliche delle quali le stesse Zes sono principali soggetti attuatori o stazioni appaltanti. Sono stati questi i temi principali di un incontro dello scorso 10 giugno nella sede della Zona Economica Speciale della Sicilia Orientale a Catania tra i commissari delle Zes Sicilia Orientale e Sicilia Occidentale, Alessandro Di Graziano e Carlo Amenta, e il segretario regionale dell’Ugl, Giuseppe Messina.
Questo è stato soltanto il primo di una serie di incontri finalizzati alla firma di un protocollo di intesa tra i commissari e i sindacati. Entrambi i commissari hanno sottolineato per l’occasione l’importanza dell’inclusività delle parti sociali e delle organizzazioni dei lavoratori con lo scopo di arrivare a una crescita economica sostenibile e delle questioni da affrontare con le stesse organizzazioni sindacali per rafforzare l’opera delle Zone Economiche Speciali per lo sviluppo dell’Isola.
Le aspettative di Confindustria Catania su questo accordo
Una forma di collaborazione questa che si inserisce nella questione riguardante le prospettive di sviluppo soprattutto industriale della Sicilia in termini di attrattività. Proprio quest’ultimo concetto per la Zona Industriale di Catania è stato ribadito più volte dalle organizzazioni vicine agli industriali. Il vicepresidente di Confindustria Catania, Salvatore Gangi, intervenuto al QdS in occasione del seminario intitolato Mercato dei capitali, opportunità per commercialisti e imprese, ha parlato dell’importanza di questo accordo e delle aspettative riguardanti l’area di sviluppo industriale del capoluogo etneo focalizzando la sua attenzione anche sulle problematiche ancora da risolvere, sulla sinergia che deve esserci tra associazioni di categoria e sindacati e sulla collaborazione con gli organi di governo.
“Le Zes sono un grandissimo strumento – ha detto Gangi – che può dare potenzialmente una svolta alla nostra regione, nella fattispecie alla nostra provincia. In questo momento però questo strumento sta vivendo qualche problematica per alcuni aspetti, come la riperimetrazione delle aree piuttosto che la problematica alla scadenza temporale del credito d’imposta. In generale siamo ben lieti e predisposti nei confronti della Zes. Continuiamo a essere vicini ai commissari per la loro realizzazione, ma nutriamo alcune perplessità sugli strumenti in capo alle Zes”.
“Alla Zona Industriale di Catania – ha concluso Gangi – tutti i tipi di investimenti sono ben accetti, in particolare quelli che portano una produzione di valore aggiunto per il territorio. Le istanze dei sindacati sono comprensibili e se si vuole arrivare a uno sviluppo del territorio non ci deve essere più una contrapposizione tra associazioni di categoria e sindacati. Lo sviluppo passa attraverso la coesione e la concertazione nell’obiettivo. Ci sono problematiche legate alla viabilità alla sicurezza e noi ovviamente speriamo che si possano risolvere. Ci stiamo impegnando anche con la costituzione di una commissione apposita, composta da imprenditori e da tecnici che possa collaborare con gli organi di governo per identificare le problematiche e risolverle”.