"Siamo stanchi di un governo che fa solo proclami. Da ora in poi il livello dello scontro si alzerà. Non tollereremo più soluzioni al ribasso"
Le sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Cobas Codir, Sadirs, Siad Csa, Ugl, Uil Fpl hanno proclamato ufficialmente lo sciopero dei dipendenti della Regione.
La decisione arriva dopo quanto accaduto in mattinata, con le delegazioni sindacali che non sono state ricevute dalla presidenza della Regione in concomitanza con il sit in di protesta che ha visto coinvolte migliaia di persone.
“Questa è l’accoglienza che il Presidente della Regione riserva ai suoi dipendenti, due ore e mezza di attesa inutili. Siamo stanchi di un governo che fa solo proclami. Da ora in poi il livello dello scontro si alzerà. Non tollereremo più soluzioni al ribasso. Tutti i dipendenti continueranno ad attenersi, rigorosamente, alle loro mansioni”.
Da decidere i giorni di stop alla Regione
I giorni di astensione dall’attività lavorativa, hanno spiegato i sindacati dei lavoratori, verranno decisi nelle prossime ore.
“Ci dispiace prendere atto – hanno proseguito i rappresentanti dei lavoratori – che il governo regionale non abbia la sensibilità di comprendere il malessere di tutti i lavoratori regionali che da ben 22 anni non hanno alcuna possibilità di sviluppo professionale e di carriera. Spiace constatare come non ci sia nessuna volontà di rinnovare un contratto scaduto da 5 anni non tenendo neanche conto delle esigenze di recupero del potere di acquisto di famiglie, nella maggior parte monoreddito, con l’inflazione galoppante”.
“Mancata nomina dei vertici Aran dimostra assenza sensibilità della Regione verso i cittadini”
“La mancata nomina dei vertici dell’Aran Sicilia – concludono – è un’ulteriore conferma della mancanza di sensibilità nei confronti dei cittadini siciliani che hanno bisogno di un’amministrazione moderna ed efficiente capace di affrontare le sfide della programmazione europea e del Pnr. A questo governo interessa soltanto fare proclami ma adesso è l’ora dei fatti. Non accetteremo più chiacchiere. L’unico interlocutore, adesso, per noi è il presidente Renato Schifani“.