Il futuro della mobilità urbana secondo Mondello - QdS

Il futuro della mobilità urbana secondo Mondello

Il futuro della mobilità urbana secondo Mondello

venerdì 11 Agosto 2023


Intervista al vice sindaco e assessore della Giunta Basile: dall’applicazione di Pgtu e Pums al potenziamento di trasporto pubblico e ciclabili, senza dimenticare il Ponte sullo Stretto

MESSINA – Una mobilità parte di una strategia complessiva e che prende forma attraverso due strumenti, Pgtu (Piano generale del traffico urbano) e Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), ormai in fase esecutiva avanzata.

C’è una visione di città che l’Amministrazione comunale ha tracciato e su cui continua a lavorare, dopo Cateno De Luca, il sindaco Federico Basile. Si va avanti avendo sullo sfondo il percorso avviato per la realizzazione del Ponte sullo Stretto e la convinzione che la grande opera potrà dare un valore aggiunto a quanto si sta realizzando, purchè si ascoltino le esigenze del territorio.

Il QdS ne ha parlato con Salvatore Mondello, vice sindaco e assessore alla Mobilità urbana, alla Pianificazione ma anche alla realizzazione del Ponte: “Il Pgtu – ha detto il rappresentante dell’Amministrazione – è formalmente vigente, il Pums sta completando la fase di Valutazione ambientale strategica. Abbiamo già prodotto tutto alla Regione per l’approvazione definitiva della Cts. I primi effetti sono la realizzazione dei parcheggi di interscambio: quattro sono in esercizio e ne arriveranno a settembre altri tre, siamo quindi al 50% della dotazione prevista. Poi c’è il rafforzamento del sistema di Tpl, con l’implementazione di bus e nuovi autisti. Andiamo avanti, non possiamo attendere i tempi del Ponte. Abbiamo avuto più di un colloquio con il ministro Salvini a cui abbiamo posto tutta una serie di quesiti, ma tutt’oggi non abbiamo avuto grandi risposte. Il nodo cruciale di tutta questa avventura è il vincolo subordinato agli espropri: devo avere idea di quello che succede in termini di espropriazioni ed è necessaria un’interlocuzione che immagino partirà a settembre. L’ad della Società Stretto di Messina, Ciucci, ci ha garantito la massima collaborazione”.

“Il Ponte – ha aggiunto Mondello – se ben gestito dal punto di vista della pianificazione urbanistica può rappresentare una chance aggiuntiva a quella che è la nostra strategia. Si prevede nel progetto per esempio una dorsale che va al di sopra della panoramica e questo non fa che rafforzare i ragionamenti che stiamo portando avanti e potrebbe essere un modo per liberare la via Consolare Pompea dal carico veicolare attuale e farne un’arteria turistico-ricettiva-balneare. Neppure la strada Panoramica riesce più a reggere l’espansione urbanistica che si è sviluppata negli ultimi anni nella zona Nord”.

Isole pedonali e piste ciclabili sono parte di questa strategia. “Non le stiamo facendo – ha spiegato l’assessore – perché lo chiede l’Europa, bensì perché il nostro modello di città è questo. Il nostro target di piste ciclabili è di 18 chilometri e probabilmente entro fine anno ci arriveremo: abbiamo appaltato l’implementazione di Messina centro e i lavori partiranno a breve da Villa Dante alla Tommaso Cannizzaro per poi connettersi con quella che già esiste. In via di completamento c’è poi quella di Sant’Agata nella nona Nord. Per le isole pedonali devo dire che, al netto delle contrapposizioni che inevitabilmente ci sono quando si fanno delle scelte, credo che l’esperimento sia ben riuscito. Viale San Martino ha funzionato bene, sarà strutturata con la riqualificazione della linea tramviaria che dovrebbe partire entro fine anno. A Torre Faro abbiamo recuperato un’area dove c’era un ecomostro, organizzato spettacoli e la mobilità ha tenuto con il supporto di parcheggi e bus. Per le Ztl abbiamo un progetto con gestione elettronica che deve essere avallato dal Ministero quindi siamo nella fase interlocutoria, da qui a dicembre partiremo in una delle cinque aree del centro urbano e ne sperimenteremo una”.

Via Don Blasco e Porto di Tremestieri sono due opere fondamentali nella nuova visione di città: la prima in fase di completamento, la seconda lontana dal traguardo. “Via Don Blasco – ha detto Mondello – dovrebbe essere completata a febbraio 2024. Ultimi ostacoli riguardano il sottopasso Santa Cecilia e il viadottino Portalegni, con demolizione e ricostruzione. Per il Porto di Tremestieri tre mesi fa siamo stati con il sindaco da Salvini, formalmente abbiamo chiesto il commissariamento che nulla ha a che vedere con la procedura di fallimento concordato che ha scelto la Nuova Coedemar. Abbiamo messo in campo tutto quello che era possibile fare come stazione appaltante, messo in moto la richiesta della rescissione del contratto, l’esclusione della fideiussione che andava a garantire le anticipazioni. La parte procedurale è stata completata con la delibera di Giunta che dà il via libera alla gara per la cessione del ramo di azienda che si completerà il 27 settembre. Il commissariamento potrebbe garantire l’arrivo delle risorse mancanti dopo l’aggiornamento prezzi. Servono 47 milioni di euro per completare l’opera”.

Lina Bruno

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