Ieri la seconda edizione di “Stupisci Sicilia”, iniziativa dedicata alla promozione del mare e del pescato
PALERMO – Un’intensa giornata di promozione e valorizzazione del prodotto siciliano, dedicata al mare e alla pesca: è stata tutto ciò la seconda edizione di “Stupisci Sicilia”, organizzata da Panastudio Productions, nell’area Lounge della Mensa universitaria, in collaborazione con la Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo, gli enti di ricerca Corissia e Iemest e con il sostegno dei Comuni di Palermo, Sferracavallo, Terrasini e Piana degli Albanesi.
“Sicilia Stupisci – ha riferito Francesco Panasci, regista e ideatore del progetto – è un evento, ma anche un’attività di comunicazione e promozione fatta attraverso la realizzazione di un documentario di cui ho curato la regia, con la produzione della Panastudio, e vede racchiudere all’interno di questo progetto attori pubblici e privati. L’intento è soprattutto quello di portare un messaggio importante da parte del mondo della pesca e dei pescatori ai nostri giovani e abbiamo scelto di farlo con il Comune di Palermo attraverso la borgata di Sferracavallo, il Comune di Terrasini e Piana degli Albanesi, nel cui lago vogliamo avviare un’attività di acquacoltura. Si tratta di un progetto ambizioso che richiederà del tempo per essere realizzato, ma bisogna partire in qualche modo”.
Un viaggio dunque per circa mille studenti di UniPa, alla scoperta della marineria siciliana, delle storie dei pescatori e dei mercati ittici, dove si intrecciano secoli di tradizione, storia e cultura. Un invito a gustare i sapori autentici della cucina siciliana, con un focus sul pesce azzurro povero. Un’esperienza di emozioni, sapori e scoperte.
“La finalità dell’evento è molto semplice – ha precisato Alberto Pulizzi, dirigente generale Dipartimento della Pesca mediterranea della Regione – dobbiamo promuovere il brand Sicilia e dobbiamo fare in modo che il prodotto siciliano, soprattutto quello meno conosciuto e valorizzato sia apprezzato dai consumatori in maniera tale che le specie ‘neglete’, le cosiddette specie povere che hanno un valore di mercato basso, possano finalmente avere il giusto valore e consentire ai nostri pescatori di andare a pescarlo, perché è abbondante nelle nostre aeree di mare, e venderlo. Molto spesso, infatti, i pescatori sono costretti a regalarlo, svenderlo o ributtarlo a mare. Questo è un mercato che deve essere sostenuto e faremo di tutto con progetti e con i finanziamenti come Sicilia Stupisci”.
“Tale iniziativa – ha ricordato il medico Giuseppe Di Sclafani, componente del Tavolo tecnico sullo Stile di vita mediterranea dell’assessorato regionale della Salute – è legata alla promozione del pescato, ma soprattutto del pesce azzurro, che ha una enorme quantità di sostanza che hanno un effetto di prevenzione di tante malattie come quelle cardiovascolari. Ormai sappiamo che l’assunzione di Omega3 riduce notevolmente le morti per infarti o ictus. Un altro aspetto, inoltre, è stato messo in evidenza dalle linee guida del ministero della Salute pubblicato nel 2019, cioè che incrementare il consumo di pesce azzurro nei cosiddetti primi mille giorni del bambino, ovvero quelli compresi tra il concepimento e i due anni, determina un miglioramento delle funzioni cognitive del nascituro”.
“L’Ersu ha sottoscritto un accordo con Panastudio – ha infine spiegato Michele D’Amico, presidente Ersu Palermo – che ha prodotto già dei buoni risultati proprio con questo evento che è stato organizzato grazie alla sinergia tra enti privati e pubblici, che si sono messi insieme per avvicinare la comunità studentesca, ma non solo, al mestiere del pescatore e alla sua importanza. È bene ricordare quello che di importante c’è sempre stato a Palermo e tentare di non perderlo”.