Scaduto il bando, si pensa al futuro dell'ex stabilimento industriale di Termini Imerese. Ecco le offerte in campo.
Al momento sono due le offerte che sono state ufficialmente presentate per rilevare lo stabilimento Blutec ex Fiat di Termini Imerese. Entrambe sono nelle mani dei tre commissari straordinari dell’azienda.
Lunedì è scaduto il bando che è stato emanato dal Ministero delle imprese e del made in Italy dopo una proroga concessa il 12 settembre. La prima fa capo al patron del Catania Calcio, l’italo australiano Ross Pelligra. La seconda è quella del consorzio di imprese che si è raccolto attorno al progetto Sud (acronimo di Smart Utility District), un consorzio che già si era interessato all’area di Termini Imerese e che adesso ha aggiornato la proposta e raccoglie oltre 15 partner con nuovi soci.
Il futuro della Blutec ex Fiat di Termini Imerese, le offerte
Non hanno presentato alcuna domanda il gruppo ucraino dell’acciaio che fa capo al ceo di Alumeta, Serjey Shapram. Tutto sembrava pronto fino alla prima scadenza del 12 settembre, la proroga della scadenza pare abbia fatto saltare i piani. Nessuna domanda neanche da Lars Carlstrom, patron di Italvolt che aveva puntato l’attenzione su Termini dopo il tentativo di aprire una giga factory alle porte di Torino.
La mancata presentazione della domanda da parte della società che avrebbe voluto costruire una fabbrica di batterie per veicoli elettrici a Termini Imerese, è legata all’obbligo (contenuto nel bando) di dover assumere sin da subito 600 lavoratori dello stabilimento ex Fiat così come prevede il bando. Un occhio del gruppo guidato dallo svedese resta comunque sull’area, “vediamo come si evolve la situazione”, ha spiegato l’imprenditore che aveva già dichiarato in passato che avrebbe comunque investito anche nell’area di Termini anche al di fuori dell’operazione Blutec.
Il bando prevedeva che l’acquirente doveva indicare se voleva acquistare tutto oppure uno o più rami d’azienda separatamente. Mentre per lo stabilimento doveva indicare se intendeva acquisire l’intero immobile o una frazione di esso. Chi si aggiudicherà l’acquisizione potrà inoltre contare su contributi per 105 milioni di euro necessari anche per la riassunzione del personale, compresi anche i 30 milioni che erano stati stanziati dal governo Musumeci per permettere lo scivolamento verso la pensione di parte del personale ancora in capo alla Blutec. Su questo però sembra mancare ancora un accordo e serve superare un nodo tutto burocratico. Il bando prevede l’utilizzo dei 30 milioni per i lavoratori, si tratta di fondi pubblici che, però, difficilmente potrebbero essere utilizzati da una azienda privata.