Messina, il turismo come volano dell’economia - QdS

Messina, il turismo come volano dell’economia

Messina, il turismo come volano dell’economia

giovedì 12 Ottobre 2023

Presentato ieri in Comune il Meeting in programma dal 18 al 21 ottobre prossimi: una full immersion di incontri, dibattiti, escursioni e workshop per valorizzare la città e le sue numerose peculiarità

MESSINA – Mai il comparto turistico è stato così al centro dell’attenzione. Appuntamenti promozionali, eventi, workshop, seminari con un obiettivo comune: fare della Città dello Stretto una delle mete preferite, a livello internazionale, per le esperienze di viaggio.

A Palazzo Zanza è stato presentato ieri il programma del Meeting tourism Messina, il primo evento che vedrà in città, dal 18 al 21 ottobre, venti buyers e cinque tra giornalisti e influencer del settore, per conoscere il territorio attraverso una full immersion di escursioni, dibattiti, workshop e incontri programmati. Sarà un modo non soltanto per far conoscere direttamente le unicità del territorio, ma anche per mettere in contatto gli operatori del turismo locale con tour operator nazionali ed esteri (Francia, Spagna, Russia, Usa, Slovacchia, Ucraina) per l’inserimento della città dello Stretto con le sue eccellenze negli itinerari del turismo esperienziale.

“Il Comune – ha sottolineato il sindaco Federico Basile in conferenza stampa insieme agli assessori Vincenzo Caruso (Turismo) Massimo Finocchiaro (Attività produttive) e al direttore generale Salvo Puccio – deve mettere in condizione le imprese del settore di lavorare e ci stiamo impegnando su più fronti. Lo abbiamo fatto questa estate con gli eventi musicali e sportivi. Abbiamo migliorato l’accoglienza e stiamo mettendo in campo una serie di azioni per rendere la città più vivibile”.

“Un percorso – ha ricordato Caruso, promotore dell’iniziativa – che abbiamo intrapreso nel 2019, per preparare la città che soltanto adesso è pronta a mettersi in vetrina perché dotata di quei servizi essenziali e complementari all’offerta turistica”.

Sull’incremento negli ultimi mesi delle presenze turistiche si è soffermato Finocchiaro, malgrado Messina sia sempre terza, dopo Palermo e Catania. Ma per raggiungere risultati ci vogliono anche investimenti, ha sottolineato, il Dg Puccio.

L’iniziativa è stata finanziata con il Poc (Piano operativo complementare) ma ha contribuito con propri fondi anche l’Adsp dello Stretto, partner pubblico del Comune in questo Meeting insieme alla Camera di Commercio. E poi c’è la Feiscat, Federazione europea itinerari storici culturali e turistici e la Travel quotidiano: network & comunication Srl. C’è anche la collaborazione della Marina militare, del Corpo forestale e del Conservatorio Corelli. Appare strano, invece, il mancato coinvolgimento dell’Università di Messina, che pure ha un’attività formativa, scientifica ma anche operativa nel settore molto proficua.

La Città dello Stretto deve recuperare il tempo perduto: si punta sull’incremento delle presenze, che non siano solo i crocieristi, sbarcati a migliaia nei mesi scorsi, ma flussi strutturati attraverso un lavoro costante e sistematico con operatori e professionisti del settore. Ma bisogna aprirsi alle tante altre possibilità. Sempre più si parla del comparto declinando il termine turismo in tante direttrici, che catturano esigenze e interessi nuovi, che vanno verso la destagionalizzazione, la sostenibilità, l’inclusività. Si parla sempre più di “viaggiatore” più che di turista, di immersioni nei luoghi più che di visite. Messina è ancora in una fase in cui deve fare conoscere le sue risorse artistiche, storiche, paesaggistiche, ambientali ed enogastronomiche, in cui deve rivedere la ricettività alberghiera. Hanno chiuso i battenti negli ultimi decenni i più importanti hotel, tanto che si è costretti a dirottare altrove convegni e congressi di rilievo Su questa debolezza si è soffermato Finocchiaro, esortando gli imprenditori della città ad avere coraggio e investire.

Messina ha quindi la possibilità di tracciare un percorso diverso, utilizzando tutti gli input che il settore offre in questo periodo storico, dopo l’esperienza delle restrizioni della pandemia e con quella visione di città sostenibile che l’Amministrazione comunale sembra volere fare sua. Cosa succederà lo vedremo nei prossimi mesi, quando saranno tracciate governance, strumenti e anche quando sarà chiaro su quale attrattore identitario si vuole puntare: sarà il pittore Antonello, come ribadito da Caruso, oppure lo Stretto di cui parla spesso in corsi e seminari Filippo Grasso, delegato per il Turismo UniMe e docente di Analisi di mercato nei corsi di laurea in scienze del turismo dell’Ateneo messinese?

Proprio il mare e lo Stretto, intanto, sono protagonisti di molti delle escursioni inserite nel programma del Meeting turismo che si può consultare in dettaglio sul sito del Comune www.turismomessina.it.

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