Varata la finanziaria in Sicilia: 2,2 miliardi fino al 2027

VIDEO | Fumata bianca per la Manovra in Sicilia, Schifani: “Accordo storico, ora siamo credibili” – I contenuti

VIDEO | Fumata bianca per la Manovra in Sicilia, Schifani: “Accordo storico, ora siamo credibili” – I contenuti

Mauro Seminara  |
mercoledì 08 Novembre 2023

"Accordo storico, tanti governi ci avevano provato". A dirlo è stato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani

La Giunta Schifani ha trovato la quadra sulla Manovra finanziaria. L’annuncio in mattinata, con la convocazione di una conferenza stampa per presentare la manovra finanziaria lo stesso giorno in cui la Giunta l’ha approvata. “La prima vera Finanziaria del Governo Schifani”, l’ha definita il presidente della Regione. Nessuna anomalia di copertura, secondo il presidente che esclude qualunque ipotesi di impugnativa. Il fiore all’occhiello, annunciato con orgoglio dal governatore, l’accordo con il Governo Meloni che vede anche l’allineamento della copertura finanziaria per la spesa sanitaria prevista in manovra finanziaria nazionale.

Nel dettaglio della presentazione non emergono grandi sorprese. Alcune iniziative erano tra l’altro già state annunciate dallo stesso presidente in altri contesti. L’impressione è che la legge di stabilità oggi presentata in sala Alessi, presso la sede della Presidenza della Regione Siciliana a palazzo Orleans, sia il risultato di un accordo politico tra i partiti che oggi ha trovato la quadra su un documento a grandi linee già chiuso. Di fatto, il disegno di legge di stabilità della Regione Siciliana oggi viene varato dalla Giunta Schifani unitamente alla Nadefr.

Schifani: “Manovra di sviluppo per Sicilia”

In più occasioni, il presidente Renato Schifani ha precisato che la Manovra finanziaria trova le risorse nel bilancio della Regione e non è una legge di stabilità priva di coperture. “Questa vuole essere una manovra che guarda alla crescita e allo sviluppo”, ha detto Renato Schifani. Secondo il presidente ha anche “migliorato un po’ la visione sulla nostra affidabilità”. Il dato cui il presidente ha fatto riferimento è quella della CGA di Mestre che rileva una crescita del PIL della Sicilia pari ad un +1,2%.

Anche il debito della Regione è sceso, e gli introiti della politica della giunta regionale in materia di tassa di proprietà sui veicoli ha prodotto ulteriori somme nelle casse regionali da reinvestire sullo sviluppo. La legge di stabilità approvata oggi dalla giunta sarà già protocollata dall’Assemblea Regionale Siciliana entro la prossima settimana, quindi la presidenza dell’ARS potrà calendarizzare i lavori d’aula per la sua definitiva approvazione parlamentare che dovrebbe avvenire entro l’anno in corso con un percorso ordinario di 45 giorni. Questa forse la maggiore novità, con un iter regolare e una approvazione nei tempi previsti.

I “sassolini” di Schifani

L’occasione ha permesso però anche che qualche sassolino venisse fuori dalla scarpa del presidente Schifani. Uno dei quali riguarda ancora la questione del compleanno del magnate giapponese con la personale visione di Renato Schifani e la divergenza con il sindaco Roberto Lagalla sul noleggio dei teatri Massimo e Politeama. Il presidente ha infatti annunciato una norma di indirizzo sull’utilizzo delle suddette strutture affinché certe situazioni non si ripetano.

Con un “avete capito tutti a cosa mi sto riferendo”, il presidente è poi andato oltre chiudendo la parentesi. Ma una ancora più ampia di parentesi si è inevitabilmente aperta sulla vicenda concorsuale che negli ultimi giorni ha suscitato non poche polemiche. Sul concorso per il corpo forestale, Schifani ha risposto che se ne sta occupando, ma considerando che “a fronte di ipotetiche irregolarità ci sono candidati che vanno tutelati perché hanno svolto le loro prove” e quindi “non si può semplicemente annullare tutto”.

Il focus dell’inedita legge di stabilità, varata entro i tempi e presentata lo stesso giorno dell’approvazione in giunta, rimane quindi l’accordo tra Stato e Regione di cui si pregia Renato Schifani. Il nocciolo dell’accordo tra il governo Meloni e quello regionale di Schifani, quindi con il ministro Giorgietti, sta nell’aumento dei trasferimenti dallo Stato “al fine di concorrere progressivamente all’onere derivante dall’innalzamento della quota di compartecipazione regionale alla spesa sanitaria”. Una riduzione sostanziale del disavanzo. La manovra prevede anche un “tesoretto” di 900 milioni di euro nel triennio per fronteggiare eventuali discrepanze nel recepimento dell’accordo Stato-Regione.

“Non ci sarà mai precariato”

La manovra Schifani è stata quindi presentata come quasi totalmente incentrata sul rilancio di economia e sviluppo e, secondo il presidente, “vanno in questa direzione gli interventi di rafforzamento degli equilibri di finanza pubblica e la misura degli incentivi alle aziende siciliane che assumeranno o che stabilizzeranno i propri dipendenti, per la quale stanziamo cento milioni di euro nel triennio 2024-2026”. Un punto, quello della stabilizzazione dei lavoratori e del rientro dei lavoratori andati via dalla Sicilia, su cui Renato Schifani è tornato con una personale precisazione: “Questo Governo non attiverà mai alcuna forma di precariato. Intendiamo porre fine a questo tipo di stagione. Nessuna assunzione che non abbia una copertura. Questo l’impegno che manterremo e l’impegno a chiudere ogni forma di precariato in futuro”.

Falcone: “Manovra tutti con fondi regionali”

In sala Alessi, al fianco di Renato Schifani c’era l’assessore all’economia Marco Falcone. Al termine dell’introduzione della legge di stabilità fatta dal presidente, l’assessore ha precisato l’accordo tra il Governo Schifani ed il Governo nazionale di Giorgia Meloni “ha prodotto una manovra correttiva il cui risultato è questa Manovra, che vale 16 miliardi di euro”.

Falcone ribadisce che si tratta interamente di fondi regionali, “tutto denaro nostro, denaro frutto di maggiore gettito”. Motivo di lusinghe da parte di Renato Schifani all’indirizzo dell’assessore, quindi di vanto per lo stesso Falcone, che “già solo il bollo auto – puntualizza l’assessore – lo scorso anno ha prodotto 90 milioni di euro in più ed a fine anno valuteremo quale sarà stata l’ulteriore crescita”.

La Finanziaria in pillole

Nuovo accordo con lo Stato

Il nuovo accordo finanziario della Regione Siciliana con lo Stato garantisce risorse aggiuntive per 350 milioni di euro nel 2024; l’accordo vale 2,2 miliardi di euro fino al 2027 e 4 miliardi di euro fino al 2030.

Lavoro e occupazione

La Legge di Stabilità prevede contributi alle imprese fino a 30 mila euro per ciascun lavoratore assunto (10 mila euro all’anno). In totale, sono stati stanziati 300 milioni di euro nel triennio 2024-2026. La norma intende promuovere la stabilità dell’occupazione, favorendo le nuove assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato nel 2024. Come ulteriore incentivo, per favorire il rientro in Sicilia di cittadini che lavorano in imprese aventi sede e operanti esclusivamente all’estero, si prevede un contributo aggiuntivo di euro 15 mila euro nel triennio (5 mila euro annui) per ciascun lavoratore assunto.

Forestazione e rafforzamento dell’antincendio

Per il 2024 sono stati assegnati al settore della forestazione 197,3 milioni di euro (198,3 per ciascuno degli anni 2025 e 2026) per la prevenzione antincendio ed il rafforzamento del servizio aereo (noleggio di mezzi pesanti). Per interventi in conto capitale altri 74 milioni per il 2024 e 63 milioni per il 2025 e 2026. Comuni, Liberi consorzi e Città metropolitane destinano il 3% dell’assegnazione alla prevenzione incendi ed alla vigilanza su privati ed enti pubblici per le attività di pulizia dei terreni. Prevista, con una disposizione innovativa, anche l’utilizzazione del personale dello sviluppo rurale per lo spegnimento incendi, acquisto di mezzi e materiali innovativi, digitalizzazione della rete radiomobile, realizzazione della centrale operativa unica di protezione civile.

Bollo auto

Tassa automobilistica (bollo auto) ridotta fino al 20% nel 2024: il 10% in meno per i proprietari in regola con i versamenti e un’ulteriore riduzione del 10% è prevista per chi decide di effettuare i pagamenti con domiciliazione sul proprio conto corrente.

Scuola

Per il funzionamento nel 2024 delle scuole paritarie sono stanziati 7 milioni di euro (3 in più rispetto al 2023), mentre per le scuole statali le risorse vengono aumentare di 5 milioni rispetto al 2023 (si passa da 27 a 32 milioni di euro).

Giovani e sport

Raddoppiano i voucher per avvicinare i giovani allo sport, favorire l’inclusione sociale e contrastare le disuguaglianze. Il provvedimento da 2,5 milioni di euro (nel 2023 era stati stanziati 1,3 milioni) è destinato a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 6 e i 16 anni, appartenenti a famiglie a basso reddito.

Comuni, Liberi consorzi e Città metropolitane

Accresciuti in 350 milioni di euro per ciascun anno i trasferimenti di parte corrente ai Comuni per gli esercizi finanziari 2024, 2025 e 2026 e 103 milioni per le Città metropolitane e per i Liberi consorzi comunali. L’intero ammontare dei trasferimenti sarà erogato nell’anno e non più con rata differita. Rideterminate in 115 milioni di euro, per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026, le risorse per le spese di investimento dei Comuni.

Nel fondo globale sono previste riserve per alcune finalità specifiche: sei milioni di euro per le spese per il trasporto via mare dei rifiuti delle isole minori; due milioni di euro ai Comuni in cui ricadono aree industriali; tre milioni ai Comuni che hanno superato il 65 per cento della raccolta differenziata; tre milioni di euro ai Comuni per la lotta al randagismo; un milione di euro ai Comuni per l’istituzione del servizio di vigilanza e salvataggio nelle spiagge libere; quattro milioni di euro per le spese relative alle comunità alloggio per disabili psichici; sette milioni di euro per le spese di trasporto degli alunni pendolari; due milioni e mezzo ai Comuni nei quali insistono siti Unesco; tre milioni ai Comuni che effettuano il servizio educativo-assistenziale tramite istituti iscritti all’albo. A ogni Unione dei Comuni sono assegnati 300 mila euro per un totale di 8,7 milioni di euro. 

Inoltre, un contributo straordinario totale da due milioni di euro ai Comuni di Lampedusa e Linosa, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana e Porto Empedocle a causa delle difficoltà in cui si sono ritrovati per l’arrivo di migranti. In tale ambito, viene riconosciuto un altro milione di euro a Lampedusa e Linosa per la attività di comunicazione e promozione turistica. 

Per le iniziative e i progetti locali di carattere sociale, economico e culturale di varia estrazione, la Legge di Stabilità ha previsto uno stanziamento da tre milioni di euro da ripartire ai Comuni siciliani (altri 2 milioni per il 2025-2026); 1,5 milioni di euro (per ciascun esercizio finanziario per il triennio 2024-2026) vanno invece alla salvaguardia, tutela e valorizzazione dei luoghi di culto (esclusa la manutenzione straordinaria) e per il sostegno alle attività sociali e aggregative che i Comuni potranno svolgere d’intesa con gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

Risorse per la progettazione

Rimpinguato il Fondo di progettazione per i Comuni con una dotazione per il 2024 di 50 milioni di euro, utile per dotarsi di progetti e accedere agli investimenti previsti dalla programmazione comunitaria e statale. Inoltre viene istituito un fondo da 10 milioni di euro per le progettazioni della Regione.

Personale regionale e Fondo pensioni

Per l’incremento dei trattamenti economici accessori del personale regionale sono stanziati complessivamente oltre 1,6 milioni di euro (nel rispetto del limite massimo pari allo 0,22% del monte salari 2018). Per la riclassificazione dei dipendenti regionali sono previsti 3,4 milioni di euro (pari allo 0,55% della massa salariale del 2018) e 4,3 milioni di euro per il rinnovo contrattuale. Il Fondo pensioni della Regione potrà istituire un proprio ruolo organico e definire i propri fabbisogni di personale, ovviando alla propria storica carenza: attualmente, infatti, non ha personale proprio ma vi lavorano dipendenti dell’amministrazione regionale in distacco.

Precariato storico

Per i lavoratori Asu sono stanziati in totale oltre 56 milioni di euro a copertura della prosecuzione delle attività e per l’integrazione oraria fino a 36 ore settimanali. Per i lavoratori ex Pip, invece, sono previsti quasi 30 milioni di euro per la prosecuzione delle attività di tale bacino e 7,5 milioni per la stabilizzazione di un primo contingente, a seguito delle trattative condotte nelle ultime settimane dall’assessorato all’Economia.

Eventi culturali

Per “Agrigento Capitale italiana della cultura 2025” stanziati in totale 10 milioni di euro (5 milioni per 2024 e altri 5 per il 2025) per far fronte alle spese per le attività di promozione del territorio e per l’organizzazione degli eventi a supporto dell’iniziativa. Un milione per il 2024 alle iniziative connesse al riconoscimento della Sicilia come “Regione europea della gastronomia 2025” e altri 2 milioni nel 2025. Stanziati 330 mila euro di contributi per le iniziative del Museo “Falcone e Borsellino”, altri 280 mila euro per il 2025-2026. La dotazione del Furs, Fondo unico regionale per gli spettacoli, passa da 5,3 milioni a 6,8 milioni.

Servizi e interventi vari

Cinque milioni di euro per interventi sulla viabilità rurale, 1,5 milioni per il recupero di borghi marinari. Quasi 16 milioni di euro per la copertura al nuovo bando per l’affidamento decennale della gestione dei dissalatori delle isole minori di Pantelleria, Ustica, Lampedusa, Linosa e Lipari.  Stanziati 22 milioni di euro (per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026) per l’adeguamento delle rette sanitarie che le Asp corrispondono a Cta, Rsa e strutture riabilitative che si occupano dei soggetti fragili, che si aggiungono allo stanziamento di 160 milioni di euro in favore dei disabili gravi. Per la gestione e la manutenzione della rete meteo regionale di monitoraggio sono stanziati 2,8 milioni di euro per il 2024, 2,9 milioni per il 2025 e 3,6 milioni per il 2026.

Royalties estrazione gas

La Regione riconosce ai Comuni di Gela, Licata e Butera, a titolo compensativo per l’attività estrattiva dei giacimenti di idrocarburi, una quota fino a un massimo del 30 per cento dell’aliquota spettante alla Regione Siciliana.

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