Un carabiniere è stato tratto in arresto dopo aver rapinato una farmacia prima di tornare nuovamente al lavoro: la ricostruzione
Incredibile follia di un carabiniere che ha fatto irruzione in una farmacia di via Garibaldi a Bologna, armato e con il volto coperto da una mascherina chirurgica, ha puntato la pistola contro la farmacista e l’ha intimata di consegnarle quanto c’era in casa, che ammontava a circa 700 euro ed è fuggito via. Successivamente si è introdotto in una pizzeria, si è cambiato ed è tornato al proprio lavoro, alla Banca d’Italia di Bologna, come se nulla fosse accaduto.
L’arresto del carabiniere
Gli agenti della polizia si sono subito messi alla ricerca del colpevole del colpo avvenuto il 3 novembre. Gli agenti hanno raccolto ascoltato i testimoni che hanno fornito anche una sommaria descrizione del rapinatore e visionato le telecamere di sorveglianza della farmacia e fatto partire le indagini.
Il controllo delle immagini fornite dalle telecamere mostra come il rapinatore sia entrato in una pizzeria. “Sì – le parole del titolare dell’esercizio – , viene spesso, lavora alla Banca d’Italia“. poliziotti sospettano si tratti di un carabiniere. La collaborazione con l’Arma è immediata. I carabinieri e i poliziotti identificano il rapinatore in un maresciallo di 59 anni effettivo al nucleo della Banca d’Italia, naturalmente incensurato con un ruolo non operativo. Durante la perquisizione in casa dell’uomo è stata trovata la Beretta, legalmente detenuta, usata per la rapina. L’agente ha confessato, ha parlato di debiti accumulati per la ristrutturazione di casa ma anche per mantenersi sfizi e vizi.