Purtroppo, stando alle prime testimonianze, l'incidente è avvenuto mentre gli operai stavano effettuando riparazioni
E’ di almeno di 13 vittime il pesantissimo bilancio dovuto all’improvvisa esplosione con conseguente incendio di un impianto industriale di lavorazione del nichel sull’isola indonesiana di Sulawesi. Scene di panico nella fabbrica Indonesiana, con tanti feriti, almeno quaranta, alcuni dei quali in condizioni gravissime.
Alba di sangue
La strage questa mattina, 24 dicembre, all’alba, in un impianto industriale appartenente a PT Indonesia Tsingshan Stainless a Morowali. Erano circa le 5.30 di oggi quando, all’interno della fabbrica di proprietà cinese, un forno per la fusione del nichel, componente chiave nella produzione globale di batterie per veicoli elettrici, è esploso in maniera fragorosa. Purtroppo, stando alle prime testimonianze, l’incidente è avvenuto mentre gli operai stavano riparando la fornace e installando delle piastre.
Domino di fuoco
L’esplosione è avvenuta in maniera repentina e, quasi fosse un domino ha innescaro l’esplosione di diverse bombole di ossigeno. E’ stata proprio la deflagrazione di queste ultime, utilizzate per le saldature nella zona circostante, a generare un rogo di vaste proporzioni. “Il numero delle persone coinvolte attualmente è 51. Dodici sono morte e 39 hanno riportato ferite”. Così, in un comunicato, il portavoce del parco industriale. Secondo le prime notizie, nell’incidente sono morti almeno cinque lavoratori cinesi e otto indonesiani.