Fede e Lgbtq. La Chiesa greco-cattolica ucraina prende sostanzialmente le distanze dal documento approvato dal Papa.
La Chiesa greco-cattolica ucraina, rispondendo “alle numerose richieste di vescovi, del clero, di monaci, movimenti ecclesiali e singoli laici della Chiesa greco-cattolica ucraina riguardo alla Dichiarazione “Fiducia Supplicans” del Dicastero per la dottrina della fede sulle benedizioni alle coppie dello stesso sesso, “in seguito alle consultazioni con esperti e istituzioni competenti”, prende sostanzialmente le distanze dal documento approvato dal Papa facendo presente che l’apertura non riguarda la loro Chiesa.
Nel dettaglio, l’arcivescovo di Kiev Shevchuk osserva: “La Dichiarazione si occupa del senso pastorale delle benedizioni nella Chiesa latina, e non si estende alle Chiese orientali cattoliche. Quest’ultima non tratta questioni di fede o di morale cattolica, in essa non viene citata alcuna prescrizione del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali e non vengono menzionati i cristiani orientali. Di conseguenza, tale Dichiarazione è limitata esclusivamente alla Chiesa latina e non ha valore giuridico per i fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina”.