Altri due episodi atroci dopo la terribile fine di Aaron, il cane bruciato vivo a Palermo. Il Partito Animalista: "Serve approvare la nostra Legge Angelo".
Orrore a Sciacca, in provincia di Agrigento: un cane, un cucciolo di appena 3 mesi, è morto avvelenato dopo aver ingerito del lumachicida letale.
Il Partito animalista italiano ha raccontato il triste fatto e presentato la denuncia in Procura.
Sciacca, cucciolo morto avvelenato
“Quello che è successo a Sciacca ci lascia a dir poco sgomenti. Non è possibile che qualcuno, impunemente, continui a commettere atti violenti nei confronti di poveri animali indifesi”, si legge in una nota di Patrick Battipaglia, coordinatore per l’Italia insulare del Partito animalista.
Gli animalisti, e tutti gli amanti dei cani, chiedono la bonifica di tutte le aree in cui possano esserci esche avvelenate e soprattutto di assicurare alla giustizia chiunque si renda responsabile di un’azione “così meschina e crudele”.
I casi di Palermo e Rosolini
L’orrore della violenza contro gli animali in Sicilia, purtroppo, sembra non avere fine. Solo pochi giorni fa, la popolazione è rimasta sconvolta dalla storia di Aaron, il cucciolo di pitbull bruciato vivo dal padrone – secondo una prima ricostruzione – perché ritenuto “troppo aggressivo” e “poco socievole”. E non è l’unico animale a cui è stata riservata una fine atroce: sempre il Partito Animalista, infatti, ha denunciato un terribile caso avvenuto a Rosolini (SR), dove un cane è stato trovato morto con una corda stretta al collo.
“Siamo davvero sgomenti per questo ennesimo crimine perpetuato contro un povero animale indifeso – è il commento di Patrick Battipaglia -. Il nostro ufficio legale ha già presentato denuncia in Procura. Stiamo assistendo, da qualche tempo, a una vera e propria escalation di violenza contro poveri animali indifesi. Un clima di violenza che condanniamo fermamente. È necessario che il Parlamento approvi al più presto la nostra Legge Angelo, con cui chiediamo l’inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide gli animali. Chiediamo aiuto alle autorità affinché si riesca a trovare il responsabile di un gesto così meschino e atroce, anche attraverso le videocamere di sorveglianza della zona. Facciamo un appello agli abitanti della zona a darci qualsiasi informazione utile, anche in forma anonima, al numero telefonico 3471440434 per potere individuare il responsabile di questa orribile uccisione”.
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Immagine di repertorio