Ultime ore di dibattito politico prima dell'ufficialità delle nomine: ecco le posizioni di maggioranza e opposizione.
Sono ore decisive per la sanità regionale: entro il 31 gennaio la Giunta Schifani dovrà chiudere il cerchio e procedere alla nomina dei nuovi manager delle Asp e delle aziende ospedaliere della Sicilia.
Il confronto tra i partiti è ormai agli sgoccioli in un momento estremamente delicato, in cui la sanità locale sembra in un “limbo” che la tiene perennemente in crisi. Liste d’attesa infinite, sempre meno medici disposti a lavorare nel pubblico, carenze di organico, tagli ai fondi… Questo, purtroppo, il quadro che si troveranno di fronte i nuovi manager. Le nomine, quindi, saranno di vitale importanza: in gioco, infatti, c’è più di una semplice “partita politica” e questo le autorità lo sanno bene.
Nelle prossime ore i nomi saranno ufficiali e il 31 gennaio – senza altre proroghe, come confermato dal presidente Schifani – è prevista la firma ufficiale dei decreti di nomina.
La nomina dei manager della sanità in Sicilia, il punto
Entro le prossime 24-48 ore, Renato Schifani dovrebbe portare i 18 nomi dei nuovi direttori generali in Giunta. Le nomine hanno generato non pochi scontri, soprattutto nell’ambito della maggioranza: è un confronto non solo sanitario, ma anche politico.
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Mancano ancora le ufficialità sulle nomine dei manager della sanità, anche se qualche nome potenziale è già emerso. Ad Agrigento la sfida per la gestione dell’Asp sembra tra Roberto Di Mauro e Giusy Savarino. La situazione più delicata è senza dubbio a Palermo: Daniela Faraoni (Forza Italia) sembra vicina al ruolo per l’Asp del capoluogo, mentre il Policlinico potrebbe andare a FdI con Walter Messina (nonostante il nome, secondo le indiscrezioni, non trovi l’accordo del rettore dell’Università palermitana, fondamentale per ottenere il ruolo). Alla Lega probabilmente andranno i manager dell’Asp di Catania (il nome papabile in questo caso è quello di Giuseppe Laganga) e il Policlinico di Messina (qui il nome principale in lista è quello di Catena Di Blasi). Tesa la situazione anche per il manager da porre alla guida del Policlinico di Catania: si parla, su più fronti, di una riconferma dell’uscente Gaetano Sirna, che inizialmente pare fosse rimasto fuori dalla lista degli idonei per raggiunto limite d’età.
Maggioranza e opposizione a confronto
Tra i temi che hanno fatto discutere ci sono le modalità di selezione e di nomina dei nuovi manager della sanità in Sicilia. “Si guardi esclusivamente a competenze e capacità manageriali nella scelta dei direttori generali della sanità siciliana. Penso che non ci sia cosa più urticante per i cittadini di sapere che attorno alle nomine ci siano lotte di potere, quando invece ogni giorno si fatica a prenotare una prestazione a causa delle lunghe liste d’attesa o quando non ci si può rivolgere ad altri centri per l’assenza di budget utile a coprire le prestazioni con il servizio sanitario regionale. Sono certo che il presidente Renato Schifani saprà gestire al meglio la fase delle nomine senza cedimenti rispetto al criterio dell’alta professionalità”, ha affermato Salvo Geraci, deputato regionale della Lega.
Dal fronte dell’opposizione, diverso appare l’atteggiamento di Mario Giambona, vicecapogruppo del Pd all’Ars, che teme proprio che le lotte di potere abbiano la meglio sul buon senso e la tutela del diritto alla salute nella nomina dei nuovi manager della sanità siciliana. “La sanità siciliana non può essere ancora una volta sacrificata e trasformata in mero oggetto di spartizione tra i partiti politici che rappresentano la maggioranza di questo governo. Né tantomeno deve essere oggetto di lottizzazione o divenire esclusivo strumento per distribuire posti di comando e di sottogoverno”: questo il suo appello.
“Grande responsabilità”
Sulla nomina dei manager della sanità siciliana si è espresso anche il sindaco di Pozzallo (Ragusa) Roberto Ammatuna, che commenta: “La grave situazione in cui versa la sanità siciliana presuppone grande senso di responsabilità ed equilibrio da parte del presidente della Regione Siciliana Schifani. Le notizie che sono trapelate in questi giorni, non lasciano ben sperare. Il timore è che ancora una volta, la nomina dei nuovi direttori generali delle Asp sia oggetto di lottizzazioni partitiche che sono l’antitesi del merito e del buon senso”.
“La drammatica condizione dei Pronto Soccorso e dei servizi di Emergenza-Urgenza, le liste di attesa per l’esecuzione di visite e di esami specialistici, la mancanza di risorse umane – aggiunge – necessita che ai vertici delle Aziende sanitarie siano nominati manager non solo di grande professionalità, ma anche professionisti che nel passato non abbiano avuto comportamenti discutibili o che siano imputati in processi su reati di particolare rilevanza nel settore sanitario”, ha aggiunto Ammatuna, sperando nel buon senso della politica nelle nomine.