Dai revisori alle incompatibilità, cosa c’è nel ddl enti locali - QdS

Dai revisori alle incompatibilità, cosa c’è nel ddl enti locali

Dai revisori alle incompatibilità, cosa c’è nel ddl enti locali

Giovanna Naccari  |
sabato 16 Marzo 2024

Il disegno di legge, già approvato dalla Commissione Bilancio, approderà all’Assemblea regionale. Abbate (Dc): “Il consigliere che diventa assessore verrà sospeso".

Palermo – Nei prossimi giorni dovrebbe approdare in Aula, all’Assemblea regionale siciliana, il disegno di legge “Norme in materia di enti locali”. La bozza, esitata a fine febbraio dalla commissione Affari istituzionali, è il risultato dell’abbinamento di tre disegni di legge finalizzati all’introduzione di nuove norme che andranno a disciplinare alcuni aspetti della normativa sugli enti locali. Il testo ha ottenuto il parere favorevole della commissione Bilancio e potrebbe essere incardinato nei lavori d’Aula, se ritenuto prioritario nella prossima conferenza dei capigruppo.

Le principali novità sul Ddl enti locali

Il presidente della commissione Affari istituzionali, Ignazio Abbate (Dc), illustra al Quotidiano di Sicilia le novità principali della riforma. “La parte più importante riguarda i revisori degli enti locali. Si prevede che i revisori siano iscritti in un apposito elenco e che abbiano maggiori crediti formativi”, spiega Abbate. Per i Comuni di “fascia 4”, con una popolazione pari o superiore a 30 mila abitanti, nonché per gli enti di area vasta, la bozza legislativa introduce 25 ore di formazione annuale negli enti riconosciuti dal Ministero dell’Interno e un esame finale. “Il legislatore introduce per la prima volta in Italia il registro regionale dei revisori più qualificati, istituito all’interno dell’assessorato Economia”, dice il presidente della prima Commissione dell’Ars”.

Nei comuni con una popolazione superiore a 5 mila abitanti, il presidente dell’organo di revisione è scelto tra gli iscritti all’elenco ed è eletto a maggioranza assoluta dei componenti, dai consigli comunali dei liberi consorzi comunali, delle città metropolitane e delle unioni dei comuni.

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“Tra i più qualificati viene scelto il presidente del collegio dei revisori dei conti che viene eletto dal consiglio, e non per sorteggio, ma per scelta all’interno di un elenco di persone qualificate”, sottolinea Abbate .

La bozza interviene anche sull’incompatibilità assessore-consigliere con il consigliere supplente. “Per quanto riguarda l’incompatibilità tra la carica di assessore e di consigliere – spiega il presidente Abbate – Il consigliere che diventa assessore viene sospeso e al suo posto entra in consiglio il primo dei non eletti. Nel caso in cui si viene destituito da assessore, si ritorna al ruolo di consigliere. Altro aspetto, la questione dei permessi, con l’introduzione di un monte massimo mensile di ore che non si deve superare. Tra le altre novità – conclude il presidente – la reintroduzione della sezione autunnale elettorale”.

Per Angelo Cambiano (M5s) il testo è migliorabile

Abbiamo chiesto un commento sul testo che andrà in Aula ad Angelo Cambiano (Movimento 5 stelle), vicepresidente della commissione Affari istituzionali e a Michele Catanzaro, componente della commissione e capogruppo del Partito democratico. La norma introduce il tagliando antifrode per le elezioni comunali e regionali, proposto dai pentastellati. Il testo che andrà in Aula è migliorabile per Angelo Cambiano, vice presidente della commissione Affari istituzionali.

“Il Movimento 5 Stelle ha partecipato attivamente proponendo alcuni emendamenti tesi a migliorare il senso complessivo del disegno di legge, rendendolo più funzionale al corretto funzionamento degli Enti Locali anche in termini di efficienza ed efficacia degli stessi, oltre che per il fine precipuo di garantire maggiore trasparenza ed una più diffusa partecipazione democratica – dichiara -. Alcuni tentativi di migliorare il testo del disegno di legge non hanno, purtroppo trovato accoglimento da parte della maggioranza. Penso, ad esempio, alla norma tesa ad estendere il sorteggio dei revisori contabili degli Enti, ed altri sono stati dirottati su autonomi disegni di legge, come è avvenuto per la proposta di estendere la possibilità del voto ‘fuori sede’. Ha trovato, invece, accoglimento, la norma che introduce il tagliando antifrode nelle elezioni degli enti locali e che è finalizzata a contrastare la sostituzione fraudolenta della scheda elettorale all’interno della cabina elettorale”.

Parti da modificare per Michele Catanzaro (capogruppo Pd)

Per Michele Catanzaro, componente della commissione Affari istituzionali e capogruppo del Pd: “Nel disegno di legge ci sono alcune parti che vanno modificate – dice al QdS – . Ci sono molte cose che la maggioranza vorrebbe modificare, come per esempio la nomina del presidente del collegio dei revisori, cosa su cui non transigiamo”. Conclude Catanzaro: “ Sarà un argomento che andremo a trattare all’interno del gruppo parlamentare per capire quali emendamenti presentare”.

Intanto la commissione Affari istituzionali, tra i lavori, è impegnata nell’esame dei disegni di legge che mirano a disciplinare il voto per corrispondenza e il voto a distanza. “Siamo ancora in fase istruttoria – dice il presidente Abbate -. Per quanto riguarda il voto per corrispondenza, l’unico caso in Italia in cui oggi si attua questa procedura è la Provincia Autonoma di Trento”.

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