In Sicilia un gruppo interistituzionale contro la pedofilia e pedopornografia - QdS

In Sicilia un gruppo interistituzionale contro la pedofilia e pedopornografia

In Sicilia un gruppo interistituzionale contro la pedofilia e pedopornografia

mercoledì 27 Marzo 2024

Il dipartimento regionale della Famiglia ha interpellato tutti gli enti che se ne occupano. Con un mandato di tre anni, l’organo farà anche prevenzione, formazione e ricerca

PALERMO – È il momento di avviare le attività del gruppo interistituzionale per il contrasto alla pedofilia e pedopornografia: il dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali della Regione Sicilia ha inviato una richiesta di informazioni alle organizzazioni di volontariato, ai centri antiviolenza, al Cesvop Palermo, al Csv Messina e al Cesv Etneo, per richiedere la comunicazione dei nominativi degli enti che svolgono attività di contrasto a questi fenomeni, e dei nominativi dei rispettivi delegati che parteciperanno agli incontri, corredati di dati anagrafici e numeri di telefono.

Lavorare su quella che è una piaga della società

Un gruppo di lavoro, quindi, che andrà a lavorare su quella che è una piaga della società, amplificata da quello che è il mondo social, che permette approcci ancora più facili e la creazione di reti per la diffusione di materiale pedopornografico, purtroppo, estremamente efficienti e diffuse. L’organismo dura in carica tre anni e ha tra gli obiettivi quello di sviluppare i livelli di prevenzione, formazione e ricerca, volti alla sensibilizzazione della comunità per una cultura contro l’abuso, la pedofilia e la pedopornografia.

La consapevolezza del forte aumento del fenomeno, tale da creare uno stato di allarme sociale, è alla base della scelta della giunta regionale di rendere concreto questo tavolo di lavoro. In primis, infatti, il gruppo inter-istituzionale avrà l’importante compito di studiare le situazioni di disagio, di devianza e di violenza e analizzare i bisogni formativi degli operatori sia pubblici che privati chiamati a intervenire in questi casi.

Com’è composto il gruppo interistituzionale

Attraverso il monitoraggio costante del problema, infatti, come ha ribadito a suo tempo l’assessore regionale della Famiglia, Nuccia Albano, possono essere orientati gli interventi e le proposte sul territorio, per meglio affrontare questo fenomeno che affonda le sue radici nel peggio che si può trovare nell’uomo. Il gruppo inter-istituzionale è composto dal presidente dell’Osservatorio permanente sulle famiglie, dal garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, dal dirigente dell’ufficio scolastico regionale, dal direttore del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie, dal dirigente del centro operativo per la sicurezza cibernetica (Cosc) della Sicilia orientale e da quello della Sicilia occidentale, dal presidente del comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), e da tre componenti designati dalle associazioni regionali di volontariato che operano nel settore del contrasto a pedofilia e pedopornografia, con ampia diffusione territoriale, scelti dall’assessore e dal dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali.

Tra i compiti del nuovo organismo, ci sarà la predisposizione della progettazione triennale, con stesura del programma di attività da svolgere nell’anno successivo, entro il mese di ottobre di ogni anno; il monitoraggio dell’emersione di crimini sessuali e delle richieste di aiuto, sia da parte di minori vittime di abuso o sfruttamento sessuale, sia da parte di minori potenziali sex offenders, garantendo la partecipazione attiva di bambini e ragazzi nelle azioni di tutela e offrendo strumenti di supporto e accompagnamento.

Il nuovo organismo, inoltre, può promuovere iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso campagne formativo-informative, e può stipulare protocolli d’intesa tra le istituzioni pubbliche e private, le realtà associative e di volontariato, le forze dell’ordine e le case famiglia, volti a rafforzare la rete territoriale già esistente.

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