Neonato morto tra gli scogli, la madre soffrirebbe di debito cognitivo

Neonato abbandonato e morto sugli scogli, la mamma sarebbe affetta da debito cognitivo

Neonato abbandonato e morto sugli scogli, la mamma sarebbe affetta da debito cognitivo

Redazione  |
mercoledì 29 Maggio 2024

Proseguono le indagini sulla tragedia del neonato trovato senza vita tra gli scogli: la mamma ha soltanto 13 anni e sarebbe malata

Emergono angoscianti particolari dalle indagini sul neonato abbandonato e trovato morto sugli scogli del molo del porticciolo turistico di Villa San Giovanni. Secondo le prime ricostruzioni, infatti, la madre soffrirebbe di un debito cognitivo. La “mamma” del neonato ha solo 13 anni ed è anch’essa una bambina, per questo gli inquirenti sono ancora più determinati a vederci chiaro. Quanto emerso sul debito cognitivo della ragazzina costituirebbe al momento certezza, ma sembrerebbe essere stato evidenziato nelle carte relative all’inchiesta per l’abbandono del piccolo.

Gli inquirenti hanno ascoltato la madre 13enne

Gli inquirenti hanno ascoltato proprio nella giornata di ieri, martedì 28 maggio, la madre della 13enne ed altre due persone informate sui fatti. Le informazioni relative allo stato mentale della 13enne sarebbero state fornite proprio dalla madre. Nel frattempo, gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire il quadro del parto e del conseguente abbandono avvenuto circa due giorni fa sugli scogli: è stato chiesto infatti anll’anatomo-patologo di prelevare parti tissutali dal neonato utili a individuare anche il padre. Altri dubbi sarebbero relativi invece ai tempi della gestazione perché il parto sarebbe avvenuto prematuramente rispetto ai 9 mesi canonici. La 13enne che ha dato alla luce il bimbo morto poco dopo frequentava l’ultimo anno della scuola media di primo grado e gli inquirenti stanno indagando anche sul contesto scolastico per capire se vi siano state o meno segnalazioni sulla gravidanza dell’adolescente agli organi competenti.

La giovane affetta da setticemia

La 13enne è stata condotta presso il reparto di Ostetricia del Gom di Reggio Calabria per controlli. Accompagnata dalla madre e da un’altra familiare, oltre che dalle forze di polizia, la giovane è stata portata in ospedale ed è ricoverata perché affetta da setticemia, conseguenza del parto che sarebbe avvenuto probabilmente tra venerdì e sabato.

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