I locali de La Cittadella passano alla VII Direzione comunale. Finora gli spazi erano in uso all’Istituto Martin Luther King, che ha fatto pervenire notizia della dismissione del plesso
CALTANISSETTA – I locali dell’ex plesso scolastico La Cittadella sono stati assegnati alla direzione VII Politiche sociali e socio-sanitarie del Comune.
È quanto deciso dalla Giunta Comunale con la delibera n. 68 dello scorso 28 maggio. Una decisione che scaturisce a seguito della nota pervenuta dall’Istituto comprensivo Martin Luther King, che finora ha avuto in uso i locali, che ha comunicato la dismissione del plesso poiché l’edificio di proprietà comunale non è stato utilizzato per attività didattiche nel corso del corrente anno scolastico, né per attività progettuali di arricchimento dell’offerta formativa, oltre a non aver previsto alcuna attività per l’anno scolastico 2024/2025.
Da qui l’avvio dell’iter da Parte della Direzione VII del Comune per stabilire l’utilizzo dei locali. Il dirigente al ramo ha di fatto interpellato tutti i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della città per manifestare eventuale interesse ad avere assegnati i locali del plesso scolastico La Cittadella per lo svolgimento di attività didattiche.
Non essendo pervenuta alcuna richiesta i locali – si legge nella determina in questione – essendo nella piena disponibilità dell’Ente sono destinati al conseguimento delle finalità istituzionali.
Richiamando il “Regolamento per la gestione ed alienazione del patrimonio immobiliare del Comune di Caltanissetta” e vista la richiesta avanzata dal dirigente della Direzione VII-Politiche sociali, socio-Ssnitarie e scuola, l’ex scuola è stata così affidata dalla Giunta comunale alla direzione VII per lo svolgimento di attività istituzionali collegate all’ampliamento della sfera di competenze attribuite dallo Stato al settore dei servizi sociali degli Enti locali in materia di “Giustizia riparativa”, “Tutela dei minori” e “Servizi integrati per promuovere, nei giovani, l’autonomia, la capacità di agire nei propri contesti di vita, la partecipazione e l’inclusione sociale”.