Dodici dei 13 cadaveri, su disposizione della prefettura di Agrigento, verranno portati alla camera mortuaria dell’ospedale San Giovanni di Dio.
Ieri, in area Sar libica, la nave ong Ocean Viking ha ritrovato un cadavere nella stessa area dove la Geo Barents aveva issato a bordo 11 salme di migranti.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
La salma è stata trasbordata su una motovedetta della guardia costiera e sta arrivando al porto di Lampedusa. A disporlo è stato il ministero.
Il trasferimento delle salme di migranti a Porto Empedocle
Sono in tutto 13 le salme che verranno imbarcate sul traghetto di linea che da Lampedusa giungerà in serata a Porto Empedocle.
Oltre alle 11 salme di migranti recuperate dalla nave ong Geo Barents di Medici senza frontiere e sistemate nella sede dell’area marina protetta, verrà subito trasferito il cadavere che ieri è stato issato a bordo dall’Ocean Viking.
Sul traghetto di linea verrà imbarcata anche la piccola bara bianca della neonata di cinque mesi, figlia di guineani, che è stata trovata morta quando la nave Humanity 1 della ong tedesca Sos Humanity ha soccorso il barchino. Il cadavere – assieme alla mamma, una 19enne, e alla sorellina di due anni – sono stati sbarcati il 29 maggio a Lampedusa. La piccola, stando a quanto è stato accertato in sede di ispezione cadaverica, è morta per malnutrizione.
Le autopsie sulle salme dei migranti
Dodici delle 13 salme di migranti, su disposizione della prefettura di Agrigento, verranno portate alla camera mortuaria dell’ospedale San Giovanni di Dio. La procura di Agrigento ha disposto, per i cadaveri ripescati in acque Sar libiche dalle ong Geo Barents e Ocean Viking, le autopsie.
Soltanto a conclusione di esami e accertamenti, le bare potranno essere trasferite nei cimiteri comunali che, su richiesta del prefetto Filippo Romano, hanno dato disponibilità di posti per la sepoltura. Sei andranno in provincia di Enna, due in quella di Caltanissetta, una in provincia di Trapani e gli altri quattro cadaveri resteranno nell’Agrigentino. La prefettura, per l’intera giornata di ieri, è stata impegnata a trovare posti disponibili, coinvolgendo anche i sindaci di province diverse.