Fame e malnutrizione, emergenze che ci guardano da vicino - QdS

Fame e malnutrizione, emergenze che ci guardano da vicino

redazione

Fame e malnutrizione, emergenze che ci guardano da vicino

giovedì 30 Novembre 2023

Vari studi dell'associazione “Save the Children” rivelano che oltre 1 milione di bambini in Italia vivono in stato di povertà

In Italia le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono 720 mila, e questo dato è in continuo aumento a causa dell’inflazione seguita alla pandemia e all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina. Vari studi dell’associazione “Save the Children” rivelano che oltre 1 milione di bambini in Italia vivono in stato di povertà e che le loro famiglie non possono permettersi pasti completi e adeguati a un sano sviluppo. Dagli stessi studi emerge anche che in Europa sono più di 26 milioni i bambini a rischio povertà. Sono numeri che non immagineremmo. Situazioni che di solito associamo solo all’Africa subsahariana e invece riguardano i bambini della porta accanto.

L’ “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU comprende 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e il secondo obiettivo è proprio dedicato alla lotta contro la denutrizione.

Cosa si sta facendo per raggiungere i cosiddetti “goals”?

Ma cosa si sta facendo per raggiungere i cosiddetti “goals”? L’Unione europea – attraverso il Fondo sociale europeo plus (Fse+), il principale strumento con cui investire sulle persone – ha deciso, per il periodo 2021-2027, di destinare almeno il 3% del bilancio agli aiuti alimentari e all’assistenza materiale di base agli indigenti.

Anche sul nostro fronte nazionale, non pochi enti e associazioni italiani si sono attivati adottando diverse soluzioni per fare la differenza. Tra di esse la Comunità Sant’Egidio, associazione che fornisce beni di prima necessità tra cui cibo, posti letto, assistenza medica e sportelli di ascolto. E ve ne sono molte altre, tra cui la Caritas o il Banco Alimentare. Quest’ultimo è noto ai più, grazie alla colletta alimentare, che si è tenuto lo scorso 18 novembre. In tale occasione migliaia di volontari hanno invitato milioni di italiani che si sono recati a fare la spesa a donarne una parte per le persone in difficoltà. Questi beni vengono poi trasferiti alle famiglie dalle organizzazioni caritatevoli durante una visita il cui punto centrale non è tanto la donazione ma l’incontro, che mira a saziare quelle forme diverse di fame che sono la solitudine e l’emarginazione. Molto spesso si tratta di famiglie con minori; non è un caso che gli alimenti per l’infanzia siano sempre i più richiesti.

Nell’ultimo biennio lo Stato Italiano ha supportato chi era nel bisogno con la misura del Reddito di cittadinanza. Un sussidio che a molte famiglie ha di fatto salvato la vita durante la pandemia. Adesso, è noto, la misura è stata modificata, ma permane l’attenzione dello Stato per chi si trova in difficoltà.

Sussidi necessari per chi ne ha veramente bisogno

Tali sussidi spesso sono necessari per chi ne ha veramente bisogno. Come per esempio quelle famiglie con membri che hanno disabilità, che sono impossibilitati a lavorare o con anziani spesso non autosufficienti. Ma non dovrebbero raggiungere quei “furbacchioni”, che ricevono il sussidio e poi lavorano in nero.

Lo Stato dovrebbe aiutare tutti coloro i quali, all’interno di una famiglia, sono occupabili, a trovare un lavoro vero e dignitoso. Come dice Papa Francesco, “dev’essere chiaro che l’obiettivo vero da raggiungere non è il ‘reddito per tutti’, ma il ‘lavoro per tutti’ perché senza lavoro non ci può essere dignità”.

Fame talvolta significa anche malnutrizione

Secondo “Azione contro la fame” oggi nel mondo più di 2 milioni di bambini muoiono di malnutrizione ogni anno. Una buona alimentazione è alla base della crescita e dello sviluppo di ogni bambino. Se essa viene a mancare possono insorgere patologie molto gravi, potenzialmente anche mortali. Una delle principali cause di morte nei bambini è proprio la malnutrizione, provocata da vari fattori, tra cui la mancanza di accesso a cibi sani o di acqua potabile, un’alimentazione impoverita dai nutrienti vitali, o del tutto squilibrata.

Denutrizione o obesità, in quest’ottica, sono due facce opposte della stessa medaglia. Ma come sostengono i membri di questa associazione, la malnutrizione è un problema risolvibile, che si può prevenire e curare.

Roberta Litrico, Natalia Gerbino, Ketty Gerbino
IV Accoglienza Turistica, IOS Pestalozzi, Catania

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