I controlli specifici hanno coinvolto 70 istituti paritari di II grado in Sicilia, Campania e Lazio
“Oggi annunciamo la conclusione del piano straordinario di vigilanza contro il fenomeno dei diplomifici. Nessuna tolleranza verso chi non rispetta la legge” – ha affermato Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito. “Ribadiamo il nostro impegno costante per garantire standard di qualità a tutti gli studenti, che frequentino scuole statali o paritarie”- ha spiegato ancora. Dunque, si tratta di una revoca dello status di “paritarie” per 47 scuole.
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I controlli specifici, hanno coinvolto 70 istituti paritari di II grado in Sicilia, Campania e Lazio. Per 47 tra queste 70, dunque, le direzioni scolastiche regionali hanno già avviatole procedure di revoca dello status paritario.
Scuole, per alcune via lo status di paritarie: irregolarità riscontate
Oltre alle verifiche sul piano di vigilanza, il ministro Giuseppe Valditara ha promosso una serie di iniziative normative orientate a contrastare ancora più efficacemente alcune delle irregolarità che sono emerse dalle azioni ispettive in corso.
Tra le irregolarità riscontrate, istituti alberghieri senza cucine e docenti senza abilitazioni. Come spiegato dal MIM: “Personale docente privo di abilitazione e persino del titolo di accesso per l’insegnamento delle discipline; mancanza dei laboratori, dell’azienda agraria nel percorso tecnico agrario, delle cucine e delle derrate alimentari nei percorsi enogastronomici; numero di aule insufficienti per accogliere tutte le classi attivate e/o arredi insufficienti in relazione agli studenti iscritti; mancato rispetto dei quadri orari delle discipline degli indirizzi di studio e in alcuni casi eliminazione totale di alcune discipline”.
Ma anche “assenza del curricolo di educazione civica; funzionamento di più classi quinte collaterali con alto tasso di studenti residenti fuori regione (fino al 90%) dei quali non è dichiarato il domicilio vicino alla scuola ai fini di una regolare frequenza scolastica; difformità delle ore di servizio indicate nei contratti individuali di lavoro rispetto alle prestazioni lavorative risultanti dai documenti di assegnazione alle classi; grave inosservanza delle disposizioni vigenti in materia di esami di idoneità ed esami integrativi; lacune e incongruenze nella tenuta dei registri cartacei ed elettronici che minano la veridicità di quanto attestato”.