Ragusa, Nefrologia “modello” nazionale: a Modica tre interventi

Ragusa, Nefrologia “modello” nazionale: a Modica tre interventi

Ragusa, Nefrologia “modello” nazionale: a Modica tre interventi

Redazione  |
venerdì 02 Agosto 2024

L’ospedale Maggiore-Baglieri è al secondo posto in Italia per numero di casistiche risolte: di recente tre interventi endoFav con esito positivo e decorso veloce

L’Unità operativa complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Asp di Ragusa si conferma un modello, a livello nazionale, per le procedure mininvasive di nefrologia interventistica.

L’esito degli interventi a Modica

All’ospedale Maggiore-Baglieri di Modica, di recente, sono stati eseguiti tre interventi di allestimento di fistola artero-venosa (Fav) per via percutanea endovascolare su altrettanti pazienti, tra i quali un 28enne con grave compromissione dell’assetto vascolare e difficoltà di approccio chirurgico. Tutti e tre i pazienti sono stati dimessi entro le successive 24 ore.

Grazie all’expertise maturata nel settore, il Maggiore-Baglieri presenta il più alto volume di casistica espletata nell’ambito delle tecniche mininvasive di endoFav in Italia, ed è secondo solo all’ospedale universitario Careggi di Firenze. L’approccio mininvasivo permette una maggiore compliance e tollerabilità da parte del paziente e coincide con minori complicanze chirurgiche e meno rischi di sviluppare complicanze stenotiche a medio e lungo termine.

I pazienti sottoposti a endoFav avranno, infine, un minore impatto sull’indice di ospedalizzazione, a cui è necessario ricorrere per le procedure correttive utili a mantenere funzionale la Fav, da cui dipende la qualità della vita e la sopravvivenza stessa del paziente in dialisi.

L’intervento di Walter Morale

“Tutto questo – ha spiegato Walter Morale, primario dell’Uoc Nefrologia e Dialisi – è il risultato della sinergia con la Direzione strategica dell’Asp, che contribuisce a supportare e incentivare la crescita sanitaria del territorio, a beneficio dei pazienti emodializzati. I risultati raggiunti in questo campo sono figli delle capacità del team di Nefrologia, ma anche della collaborazione interdisciplinare instauratasi con la Radiologia del dottore Andrea Boncoraglio e con la Chirurgia Vascolare del dottore Andrea Li Destri”.

Morale ha poi aggiunto: “Un altro aspetto fondamentale è la rete interaziendale costituita con la Radiologia dell’ospedale Cannizzaro di Catania diretta da Domenico Patanè. L’approccio multispecialistico ha permesso alla Nefrologia iblea di diventare attrattiva: oggi registriamo quasi il 40% di mobilità attiva e siamo diventati una meta formativa per tanti colleghi del resto d’Italia, che chiedono di poter frequentare la nostra struttura”.

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