I pazienti stanno bene e faranno presto rientro a casa dai propri familiari lontano dalla estenuante dialisi.
Sono stati effettuati nell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “Rodolico – San Marco” di Catania nel giro di poche settimane 12 trapianti di reni (3 doppi trapianti eseguiti contemporaneamente in 2 pazienti diversi e con 2 équipe differenti tra il 26 luglio e il 5 agosto). Lo rende noto il direttore generale dell’Azienda Gaetano Sirna insieme al direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare e Trapianti Piefrancesco Veroux. Gli organi sono provenienti da varie regioni italiane e da rianimazioni siciliane. Sono stati resi disponibili per i nefropazienti del Centro del “Rodolico” grazie alla stretta collaborazione tra il Centro Nazionale Trapianti e il Centro Regionale Trapianti diretto da Giorgio Battaglia.
I pazienti, tutti intorno alla sessantina d’anni tra uomini e donne, stanno bene e faranno presto rientro a casa dai propri familiari lontano dalla estenuante dialisi. Tutti seguiranno un percorso di follow-up previsto dai protocolli antirigetto sotto la stretta osservazione dei sanitari del Policlinico. I trapianti sono stati realizzati nelle modernissime sale ibride del Policlinico dalle équipes composte dai fratelli Veroux, Piefrancesco e Massimiliano, e coordinate dal cardioanestesista Enzo Scuderi.
Il commento del direttore
“Il Centro Trapianti del Policlinico di Catania si conferma attore principale della trapiantologia regionale e nazionale – sottolinea il direttore generale Sirna – ed è unico centro della Sicilia orientale a dare risposte concrete ai malati affetti da gravi patologie, anche grazie alle più moderne tecnologie presenti. Nel frattempo si sono conclusi i lavori di potenziamento dell’apposita sala di rianimazione destinata ai pazienti con trapianti d’organo, dotata di 4 posti letto e le più sofisticate apparecchiature. Questa sala dedicata, a bassa carica microbica, permetterà una migliore sorveglianza dei pazienti nell’immediato post trapianto anche in previsione di una serie di trapianti da donatore vivente già in programma dal mese di settembre. Un plauso particolare – ha concluso il direttore- va a tutti i rianimatori siciliani che hanno permesso il prelievo degli organi, ai donatori spontanei e a quelle famiglie che generosamente hanno dato il consenso alla donazione”.