Alessandro Amaro, presidente Ordine Architetti Catania: “Serve Piano Marshall per i liberi professionisti”. I nuovi titoli abilitativi edilizi verranno rilasciati solo previo pagamento delle opere
PALERMO – La legge sulla certezza dei pagamenti per i liberi professionisti del settore edile è stata approvata. La norma fa parte di un emendamento aggiuntivo n. 476/A alla Finanziaria regionale approvata nei giorni scorsi dal Parlemento siciliano.
Nella fattispecie, la nuova normativa prevede che l’amministrazione acquisisca la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del professionista sottoscrittore del progetto in questione, attestante il pagamento delle correlate spettanze da parte del committente, sin dal momento del rilascio dei titoli abilitativi edilizi o autorizzativi.
Un grande passo avanti per i liberi professionisti, soprattutto giovani, che spesso sono rimasti vittime di truffe o di ritardati pagamenti.
Il presidente dell’Ordine degli Architetti di Catania, Alessandro Amaro, ha espresso estrema soddisfazione per il risultato ottenuto, dopo una lunga battaglia che l’ha visto impegnato in prima linea: “La nuova norma cambia l’approccio tra professionista e committente, garantendo il pagamento delle somme previste dal preventivo iniziale. Ma, i vantaggi della norma risiedono anche nella sua capacità di contrastare l’illegalità, fornendo la tracciabilità dei pagamenti attraverso fattura o bonifico – per gli importi superiori ai 3mila euro – e riducendo il rischio di lavoro in nero”.
Se il governo Musumeci ha reso più sicuri i pagamenti dei liberi professionisti del settore edile in ambito privato, dall’altra parte ha ridotto le possibilità di accesso ai lavori per le opere pubbliche. Infatti, l’Ufficio Centrale per le Opere Pubbliche, istituito con la deliberazione n.426 del 4 novembre scorso, vedrà sempre più protagonisti i funzionari pubblici, che prima avevano solo il compito di controllare il territorio, a discapito dei liberi professionisti.
Una strategia poco funzionale, secondo il presidente: “L’Ufficio Centrale rischia di far vacillare la qualità delle opere, ma anche di creare un conflitto di interessi, visto che chi prima avrebbe solo dovuto controllare i lavori diventerà anche autore dei lavori stessi. Sarebbe più opportuno, invece, lasciare ai funzionari pubblici il solo compito del controllo del territorio, attività già complessa e carente”, chiosa Amaro.
Questa centrale unica fa anche riflettere sulle reali opportunità di lavoro dei liberi professionisti del settore sul territorio regionale: “L’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, ha istituito i nuovi bandi tipo a cui potranno accedere i liberi professionisti per la realizzazione di alcune opere pubbliche. Tuttavia, la Regione dovrebbe incrementare le possibilità di lavoro attraverso un grande Piano Marshall, ovvero attraverso il recupero dei fondi europei, la continua pubblicazione di nuovi bandi in tempi ragionevoli, la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati”, conclude.