ROMA – “La distinzione fra il processo reale e il processo mediatico dovrebbe essere più chiara e rimarcata.
Da tutti. Perché il processo mediatico, cui partecipa la politica, si distacca completamente dalla realtà dei fatti. Ma aggiungo che un magistrato deve restare indifferente: con le sentenze noi abbiamo l’obbligo di spiegare sempre perché decidiamo in un certo modo. E soprattutto non bisogna avere timore di una perdita di consenso”. è quanto ha affermato il neo presidente dell’Anm, Pasquale Grasso, in un’intervista.
“La reazione emotiva – aggiunge – può andare bene per le vittime e i parenti delle vittime, non per la politica, non con una, ma con tre p maiuscole, di cui ho sacrale rispetto. Lo dico da cittadino, non da presidente dell’Anm. Rispondere con l’aumento delle pene è comodo, facilone, e poco produttivo”.
Fondi europei in Sicilia, la segnalazione della giornalista Giangravè: "Dalla Regione nemmeno un euro"
di Redazione
Dopo aver constatato che le segnalazioni alla Regione non hanno avuto riscontri, Giangravè ha segnalato il fatto anche alla Commissione europea ...