La medicina, tende a curare analizzando il corpo umano nei suoi elementi costitutivi, isolando la malattia in una sua specifica parte, curando solo quella: così la gastrite indicava una malattia dello stomaco, la tendinite del tendine, la bronchite dei bronchi, e così via.
Questa visione, tendenzialmente meccanicistica e riduttiva, che interpreta l’essere umano come una macchina cui sostituire o aggiustare pezzi in avaria, è superata grazie a una visione esistenziale dell’uomo che deve essere considerato sotto il triplice aspetto fisico, mentale e spirituale.
La cura, nella sua accezione più ampia, non è una medicina che cura un sintomo, essa rappresenta, piuttosto, l’opportunità di potersi prendere “cura” della persona, sotto il profilo fisico, mentale e spirituale, nel rispetto della sua integrità psicosomatica.
Così, “prendersi cura” dell’individuo vuol dire impegnarsi, interessarsi, rivolgergli attenzioni e considerazioni, non solo impostare una strategia terapeutica, garantendogli, così, il miglioramento della qualità della vita, nei suoi molteplici aspetti.
L’essere umano è protagonista del suo destino, è responsabile di ciò che succede e gli accade perché può scegliere liberamente.
Così chi cura si rende disponibile a donarsi e ad amare, rischiando in prima persona il cambiamento, lavorando senza paracadute, con lo scopo di riparare, di favorire nel paziente una qualità della vita personale aperta ai significati e ai valori più alti.
In questa relazione d’amore, in questa ricerca di significati e valori più alti, paziente e curante si sentono afferrati da una potenza sovrannaturale che trascende la realtà quotidiana, grazie alla quale entrambi sentono, comprendono e rispondono alle domande sul mistero della vita e sulla vera qualità che essa deve avere. La qualità della vita è l‘espressione armonica che intercorre tra l’ascolto delle proprie attese ed esigenze e i modi di vita che ciascuno di noi assume. Modi di vita fatti d’atteggiamenti e comportamenti in cui ciascuno investe energie che, se ben dirette e indirizzate consapevolmente nel rispetto delle proprie e altrui attese e esigenze, garantiscono una qualità di vita gratificante ed equilibrata.