L’assessore Lombardo: “In alcuni casi il servizio di trasporto sta proseguendo grazie all’Asp”
CATANIA – Un settore per cui occorre uno sforzo in più. Un universo particolare che, in caso di tagli o mancate coperture finanziare, rischia di innescare una reazione a catena drammatica per centinaia di famiglie. Sulle quali potrebbe cadere il peso del dissesto economico del Comune se non saranno approntate soluzioni sostenibili. È quanto chiedono tre associazioni che si occupano di assistenza ai disabili e ai loro familiari e che, in un’accorata lettera indirizzata all’assessore al Welfare, Giuseppe Lombardo, rappresentano la situazione drammatica nella quale verrebbero a trovarsi se i finanziamenti per alcune voci dovessero essere tagliati.
I rappresentanti delle associazioni “Il sorriso di Riccardo”, “Autismo Oltre”, “Un Futuro per l’Autismo”, hanno scritto la missiva dopo che l’Assemblea regionale ha dato il via libera al provvedimento normativo straordinario che dovrebbe far arrivare a Palazzo degli elefanti 30 milioni di euro. “Sicuramente una bella notizia per la città etnea, messa in ginocchio dalla dichiarazione di dissesto – scrivono le associazioni – ma non per tutti: queste somme sono infatti vincolate al pagamento degli stipendi dei dipendenti del Comune e delle Partecipate comunali, e non risolvono in alcun modo il problema del reperimento delle risorse necessarie a consentire l’erogazione e la riattivazione dei numerosi servizi dovuti per legge dall’Ente Locale a favore dei cittadini disabili e delle loro famiglie”.
I responsabili delle tre associazioni spiegano poi nel dettaglio cosa comporterebbe l’eliminazione di alcuni servizi non solo per i familiari, ma per gli stessi disabili che si vedrebbero negati diritti fondamentali. “I tagli – proseguono – non consentiranno al piccolo Andrea, 9 anni, costretto su di una carrozzina perché affetto da tetraparesi spastica, di poter ricominciare a contare sull’assistenza dell’operatore specializzato, fornito dal Comune, durante le lunghe ore di nutrizione artificiale, servizio sospeso da oltre due mesi. Così come non sarà possibile al giovane Alberto – continua la lettera – costretto su di una unità posturale, tornare a frequentare il centro di riabilitazione presso il quale effettua le terapie fisiatriche che gli sono necessarie, visto che il trasporto presso il centro, anch’esso di competenza del Comune di Catania, è stato sospeso”. E ancora, nella lettera vengono rappresentati i casi dei numerosissimi cittadini disabili residenti a Catania, inseriti nei centri diurni convenzionati con l’Asp il cui trasporto e accompagnamento, erogato per lo più da cooperative convenzionate, è stato interrotto a tempo indeterminato.
Un aspetto sul quale interviene l’assessore al Welfare Giuseppe Lombardo, che spiega come si stia muovendo l’amministrazione per garantire la prosecuzione o la ripresa di alcuni servizi. “Purtroppo – afferma – la destinazione dei fondi regionali, che sono un’anticipazione dei trasferimenti spettanti a Catania, è vincolata al pagamento degli stipendi dei lavoratori e dei dipendenti del Comune. Non si tratta dunque di una scelta politica mia o del sindaco”, continua, spiegando contestualmente come intende procedere.
“Per quanto riguarda il servizio di trasporto dei disabili presso i centri convenzionati- aggiunge – il servizio, in alcuni casi, sta proseguendo tra le difficoltà grazie all’Asp”. Diverso il caso del trasporto che effettuava l’Oda, per il quale l’assessore sta interloquendo con la ragioneria per trovare una soluzione. “Il servizio – conferma Lombardo – potrebbe già riprendere la prossima settimana”.
Resta comunque l’incertezza per tutto il delicato settore. Tanto da spingere la commissione consiliare permanente, presieduta dal consigliere Sebi Anastasi a prendere una posizione ufficiale. “Apprezziamo gli sforzi dell’assessore – afferma – ma quello che preme la commissione è che nessuno venga penalizzato. In questo anno abbiamo ascoltato tutte le direzioni, tutti i settori coinvolti, abbiamo invitato anche l’assessore al Bilancio, Roberto Bonaccorsi e la ragioniera generale Clara Leonardi, oltre all’assessore Lombardo, per ribadire che servizi sociali sono incomprimibili e vanno garantiti”.