Il patto sui rifiuti tradito dai cittadini e il Comune lancia la tolleranza zero - QdS

Il patto sui rifiuti tradito dai cittadini e il Comune lancia la tolleranza zero

Il patto sui rifiuti tradito dai cittadini e il Comune lancia la tolleranza zero

martedì 25 Giugno 2019

Per l’Amministrazione Orlando dietro chi vìola la legge c’è “un’organizzazione criminale organizzata”. Nonostante la campagna #FacciamoUnPatto strade ancora invase dagli ingombranti

PALERMO – Un esercito di caschi bianchi per combattere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ingombranti in strada, che in città ha raggiunto livelli di allerta.

È la decisione dell’Amministrazione comunale del capoluogo che ha messo nero su bianco, in un’ordinanza del sindaco Leoluca Orlando, l’istituzione di una task force di duecento vigili urbani che nei prossimi 30 giorni passerà la città a pettine fitto e, rigorosamente in borghese, darà la caccia agli anonimi che ogni giorno la trasformano in un mobilificio abusivo a cielo aperto.

L’ordinanza è stata presentata a Palazzo delle Aquile alla presenza, oltre che del sindaco, degli assessori comunali al Decoro Fabio Giambrone e all’Ambiente Giusto Catania e dell’amministratore unico della Rap Giuseppe Norata. Nonostante la campagna #FacciamoUnPatto che da un mese e mezzo sta vedendo Rap e Reset impegnate per ripulire la città quartiere per quartiere, infatti, l’emergenza rifiuti non sembra avere mai fine.

L’amministratore Norata lo ha confermato con un dato eloquente: “Nel primo mese di #FacciamoUnPatto abbiamo recuperato circa ottomila pezzi di ingombranti, è un record storico europeo. Il fenomeno è addirittura in crescita, nel 2018 abbiamo recuperato il doppio di ingombranti del 2017. La presenza di strumenti come il ritiro gratuito a domicilio e la creazione di isole di raccolta mobili e di centri comunali di raccolta non dà più alibi ai cittadini. In atto ci sono vere e proprie azioni di sabotaggio con ingombranti a volte perfino sparpagliati per bloccare una strada invece che abbandonati in un angolo sul marciapiedi”.

E l’assessore Catania ha rincarato la dose: “La produzione di rifiuti a Palermo è superiore a qualsiasi altra città d’Italia: un cittadino palermitano produce 1,6 chili di immondizia al giorno, una quantità spropositata, e la quantità di ingombranti raccolta durante il primo mese della campagna #FacciamoUnPatto non ha pari in nessuna città d’Europa. Quindi oltre a questo intervento straordinario di pulizia servono i controlli perché nei diversi quartieri interessati finora da #FacciamoUnPatto a pochi giorni di distanza dall’intervento di Rap e Reset sono spuntati nuovamente cumuli di rifiuti della stessa tipologia e negli stessi punti. È evidente che c’è un’organizzazione, che non ci troviamo dinanzi a fatti casuali”.

Il Comune, in buona sostanza, è giunto alla conclusione che l’abbandono degli ingombranti sia voluto e pilotato: “Siamo in presenza – ha tuonato il sindaco Orlando – di un’organizzazione criminale organizzata. Inizieremo a raccogliere le prove di questa organizzazione e spero di essere chiamato dalla Procura a presentarle, in particolare per quanto riguarda il conferimento disordinato degli ingombranti. Abbiamo chiesto alla Polizia Municipale di trasmettere periodicamente l’elenco dei soggetti sanzionati, perché vogliamo sapere chi sono e che tipo di collegamento hanno col territorio e fra di loro. Da questo momento scatta la tolleranza zero. È ora di finirla, mi sono scocciato. E se qualcuno protestasse sono pronto a emanare l’ordinanza una seconda, una terza volta”. Oltre alla multa per chi abbondona in strada un ingombrante scatterà il sequestro e la confisca del mezzo di trasporto.

Tolleranza zero per tutti, anche per la Rap: “La governance – ha aggiunto il sindaco – risponderà dell’eventuale mancato adempimento di questa ordinanza chiarendo qual è il dirigente o il dipendente responsabile della disfunzione. Mi auguro che in questo ci sia la collaborazione dei sindacati. Non avremo pietà per nessuno. Ci saranno anche controlli presso le aziende che effettuano attività di trasporto e trasloco e presso le attività commerciali: il Suap sarà incaricato di chiudere le attività commerciali che non rispettano l’ordinanza”.

Non sempre all’interno dell’azienda di igiene ambientale le cose hanno funzionato come dovrebbero. Norata ha rivelato, per esempio, che “in un anno l’azienda ha sanzionato 711 dipendenti per assenze ingiustificate, incidenti, insubordinazione e furti di carburante”.

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