Un’appuntamento dagli importanti risvolti sociali, per includere chi vive ai margini della società. Le iniziative in programma per la 395^ edizione delle celebrazioni per Santa Rosalia
PALERMO – La città è pronta a celebrare per la 395^ volta la sua patrona Santa Rosalia in occasione di un Festino che quest’anno ha come tema “L’inquietudine”.
A percorrere le vie della città sarà un Carro trionfale – presentato in scala 1 a 10 nei giorni scorsi – ideato dallo scenografo Fabrizio Lupo e realizzato, per la prima volta nella storia, all’interno della Casa di reclusione Ucciardone, in collaborazione con le maestranze dell’organizzazione Vm Agency group, i detenuti e gli allievi dell’Accademia delle Belle arti di Palermo, con il coordinamento della tutor Alessia D’Amico. Una festa con importanti risvolti sociali, anche perché, novità assoluta di questa edizione, al gruppo di volontari extracomunitari che tradizionalmente traina il Carro trionfale durante il corteo si uniranno anche i detenuti, che parteciperanno alla performance artistica che si svolgerà nei pressi di Porta Felice.
I festeggiamenti per la Santuzza cominceranno con gli appuntamenti delle Manifestazioni a corollario che si svolgeranno dal 10 al 13 luglio: tra questi l’evento inaugurale, l’“Offerta della cera”, coordinato dalla Diocesi di Palermo, che da piazza Pretoria, riunendo in un unico corteo tutte le 120 Confraternite invitate, giungerà fino alla Cattedrale.
Tra i momenti più significativi del programma relativo al 14 luglio, al Piano di Palazzo Reale, il grande spettacolo che rievocherà, in chiave simbolica, la nascita di Rosalia, con la partecipazione, dopo il successo dello scorso anno, della compagnia Fura dels Baus. La compagnia catalana sarà protagonista, anche ai Quattro Canti, con una performance aerea inedita in Italia, che verrà presentata a Palermo in prima nazionale dopo la prima mondiale in Corea.
L’edizione 2019 vuole rivolgere anche alle donne e in quest’ottica è stato lanciato il concorso fotografico “Festino e dintorni”, ideato da Letizia Battaglia che, il 4 settembre, premierà la foto più significativa scattata durante i festeggiamenti del 2019.
“Arriviamo al Festino di quest’anno – ha commentato il sindaco Orlando – dopo un lungo periodo di avvicinamento con iniziative che hanno toccato tanti luoghi simbolo della città. Un Festino, quello del 2019, che testimonia più che mai come la Santuzza sia la Patrona di tutti i palermitani, di tutti coloro che vivono a Palermo, nessuno escluso”.
“Questo Festino – ha aggiunto il direttore artistico Lollo Franco – ha per tema ‘L’inquietudine’ e vuole suscitare attese e speranze, rivolgendo la propria attenzione ai palermitani senza dimenticare chi vive ai margini della società”.
“Sono avvolta dall’inquietudine da sempre – ha commentato l’altro direttore artistico, Letizia Battaglia – dunque questo sarà un festino inquieto. Ma può essere anche un festino memorabile. Bello e inquieto, senza finzioni. Così come lo è la vita”.
“L’inquietudine – ha affermato l’arcivescovo Corrado Lorefice – non è sinonimo di paura, ma di preoccupazione. Intelligenze e cuori desti per leggere l’oggi, come lo ha saputo leggere Santa Rosalia addirittura anche dopo la sua morte. E oggi c’è chi ingenera la paura del diverso. Non dimentichiamo, però, che il Carro trionfale quest’anno viene fatto dai ‘diversi’ per eccellenza che sono i carcerati, che invece sono capaci di regalarci quello che è il Carro che tutti vedranno in questa edizione”.
“L’inquietudine che ci dobbiamo portare tutti dentro – ha concluso Lorefice – è questa: che non prevalga la paura che esclude ma l’inquietudine, perché in essa possono esserci intelligenza lucida e cuore che resta umano”.