A Palermo il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha deposto una corona di fiori presso la lapide del magistrato, all’interno del Reparto Scorte della caserma Pietro Lungaro. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il questore Guido Longo, il vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e alcuni familiari delle vittime tra cui Manfredi Borsellino, figlio di Paolo. “Il fatto – ha dichiarato Gabrielli – che non ci sia nessuna verità sulla strage in cui morirono Paolo Borsellino e la scorta è motivo di preoccupazione”. “La guerra contro la mafia – ha aggiunto Gabrielli – non ha un inizio e una fine. La criminalità, soprattutto in territori in cui ha regnato per lungo tempo, continua a vivere e non possiamo abbassare la guardia. Falcone ha detto che la mafia, come tutti i fenomeni umani, finirà. Ma credo che la fine, purtroppo, è ancora molto lontana”.
“L’assassinio di Borsellino – ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -, delle donne e degli uomini della scorta, costituisce una ferita grave inferta nel corpo della democrazia italiana. L’azione e l’esempio di queste personalità costituiscono un’eredità ricca e positiva. Dobbiamo essere consapevoli di questo patrimonio. Onorare Borsellino significa continuare la sua battaglia”.