La denuncia arriva dall’Anaao Assomed Sicilia: “Verificheremo inadempienze nei Ps”. “La spirale di violenza nei luoghi di cura non accenna a diminuire”
PALERMO – L’Anaao Assomed Sicilia esprime solidarietà ai sanitari di Villa Sofia (un medico ed un tecnico di radiologia) coinvolti nell’ennesimo episodio di aggressione al personale medico ospedaliero.
“La spirale di violenza nei luoghi di cura non accenna a diminuire – afferma la segreteria regionale del sindacato -. Se da una parte si continua giustamente a condannare ogni aggressione come atto di inaccettabile inciviltà e a chiedere interventi legislativi che possano fungere da più efficace deterrente, d’altra parte non si può certamente non evidenziare come il minimo comune denominatore di quasi tutti gli episodi sia il contesto dell’emergenza-urgenza nel quale si realizzano sovente importanti flessioni della qualità percepita”.
“L’Anaao Assomed a questo punto – si legge nella nota – :
– ritiene che poco o niente sia stato fatto nelle aziende siciliane in merito ai provvedimenti previsti dal Decreto Assessoriale 1584/2018 sulla gestione del sovraffollamento in Pronto Soccorso. Controllo degli accessi nei luoghi dedicati all’assistenza, adeguato numero di vigilanti e sistemi di videosorveglianza sono provvedimenti importanti al pari di quelli finalizzati a ridurre le attese e la promiscuità nei Pronto Soccorso, circostanze che rappresentano quasi sempre l’innesco dei fenomeni conflittuali;
– invita i direttori aziendali a verificare personalmente la situazione nelle aree più critiche e a non trascurare segnalazioni e preoccupazioni che provengono dai lavoratori;
– annuncia l’avvio di una verifica, presidio per presidio, della sussistenza dei requisiti minimi di sicurezza nei pronto soccorso;
– comunica che non esiterà a denunciare, agli Organi Competenti, evidenti inadempienze rispetto alle azioni previste dalle linee di indirizzo ministeriali ed assessoriali prodotte in merito alla questione.