Le scuole riapriranno tra il 5 e l’11 settembre con le prime attività di accoglienza e inserimento. Il Municipio ha diffuso ieri una nota riepilogando i numeri della stagione 2019/2020
PALERMO – Più di 2.300 bambini tra zero e sei anni verranno accolti quest’anno nei servizi educativi comunali e in quelli accreditati.
Nella primissima infanzia, ovvero tra zero e tre anni, 27 servizi a gestione diretta del Comune di Palermo riceveranno 928 bambini di cui 892 nei 25 asili nido, 18 nel centro Palagonia per bambini e famiglie e altri 18 nella sezione “Primavera” rivolta alle bambine/i tra i ventiquattro e 36 mesi. Inoltre, 120 bambine e bambini verranno accolti nei nove nidi o micronidi accreditati. Ben 130 circa i piccoli tra i diciotto e trentasei mesi di cui si prenderanno cura gli spazi gioco accreditati nelle stesse strutture comunali.
Anche quest’anno sarà attivato a gennaio il servizio di prolungamento orario dalle ore 15,30 alle ore 18,30 in previsione per sei nidi.
Sono 15 le Scuole dell’infanzia comunale, con 41 sezioni, che accoglieranno 1.229 (680 nuovi iscritti e 549 riconfermati) alunne e alunni da tre a sei anni. Le scuole riapriranno dal 5 all’11 settembre con attività di accoglienza e inserimento, e le attività scolastiche saranno avviate definitivamente il 12 settembre.
Nelle prossime settimane verranno aperte ulteriori strutture a gestione comunale per la prima infanzia (0/3 anni).
“La scuola – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – si conferma sempre più una ‘casa comune’ per la nostra cittadinanza. Una casa comune al cui centro sono i più piccoli cittadini e le più piccole cittadine, portatori e portatrici di diritti, primo fra tutti quello ad avere luoghi di educazione e socialità”.
“Un’offerta diversificata – ha dichiarato l’assessore alla Scuola, Giovanna Marano – che alleggerisce la lista di attesa e consente alla nostra città di dare una riposta di qualità molto elevata. Una risposta che ha il pregio di alimentare l’innovazione in ambito educativo per i più piccoli, coinvolgendo le famiglie nel progetto formativo e attivando l’intera comunità educante”.