Balestrate, un’infrastruttura che non “va in porto” - QdS

Balestrate, un’infrastruttura che non “va in porto”

Vincenza Grimaudo

Balestrate, un’infrastruttura che non “va in porto”

mercoledì 26 Luglio 2023

L’area portuale, dopo otto anni di gestione, non decolla. La società replica alle accuse delle opposizioni in Consiglio comunale e all’Ars: “Autorizzazioni sempre bloccate, solo ora primi spiragli”

BALESTRATE (PA)- Otto anni di gestione del porto cittadino e all’appello mancano ancora la metà dei posti barca, ben oltre 300, servizi igienici, bar, ristoranti e negozi. Eppure tutte queste opere, carte alla mano, si sarebbero dovute già realizzare sei anni fa. In questi giorni la politica sta provando ad accendere i riflettori su questa infrastruttura che prometteva turisti e ricchezza sul territorio. L’opposizione in Consiglio comunale ha chiesto formalmente all’Amministrazione locale e alla Regione addirittura di recedere il contratto con la società di gestione, la Marinedi, per inadempienze. All’Assemblea regionale siciliana è sbarcata una mozione e allo stesso modo si “mettono all’indice” i gestori, invocando l’intervento dell’autorità portuale di sistema in modo da “sostituirsi” al concessionario. A sua volta, però, non ci sta la Marinedi a fare da vittima sacrificale: “È paradossale quel che la politica oggi chiede senza sapere come stanno realmente le cose – tuona Renato Marconi, amministratore unico della società di gestione -. Noi da tre anni abbiamo pronto il progetto esecutivo per realizzare la cosiddetta seconda fase e da parte del precedente Governo regionale e della sua burocrazia abbiamo solo trovato porte chiuse. Un vero e proprio ostracismo. Dico solo una cosa tanto per chiarire le idee. A noi per due volte hanno autorizzato i lavori richiesti, e ci sono voluti ben 4 anni per avere i nulla osta a fronte di investimenti per 1,5 milioni di tasca nostra i cui cantieri sono durati complessivamente 10 mesi”.

Intanto i deputati regionali Antonello Cracolici, Giovanni Burtone, Nello Dipasquale, Michele Catanzaro, Dario Safina, Fabio Spada, Fabio Venezia, Valentina Chinnici, Mario Giambona, Salvatore Leanza ed Ersilia Saverino nella mozione invitano il governo regionale a far fuori, o quasi, la Marinedi. Si chiede se non sia il caso di verificare se abbia ancora “i requisiti” per continuare a gestire l’infrastruttura e se “andare oltre l’attuale gestione” inserendo l’infrastruttura solo l’ala dell’autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale.

Metà del porto è inutilizzato

Ad oggi sono soltanto 320 i posti barca effettivamente fruibili, metà del porto resta inutilizzato. “Solo con l’attuale Governo regionale, in carica dall’ottobre scorso – precisa Marconi –, stiamo finalmente tornando a vedere spiragli importanti di dialogo. So che l’attuale direttore generale dell’assessorato regionale al Territorio sta convocando una conferenza di servizi. Vorrei ricordare che con i nuovi lavori si sbloccherebbero altri 7 posti di lavoro diretti, almeno un’altra decina nell’indotto grazie a ristoranti e bar. E se non sono stati realizzati non è certo per nostra volontà”. Quantomeno qualcosa si sblocca invece nell’ottica della messa in sicurezza dell’area portuale, che ha dovuto affrontare qualche problema in questi anni. Nel marzo scorso sono stati consegnati i lavori relativi al consolidamento e riqualificazione del costone sovrastante il porto di Balestrate. Appalto affidato alla ditta Costruzioni e strade srl di Moliterno, in provincia di Potenza.

Il progetto, finanziato per un importo pari a 4 milioni e 120 mila euro dal commissario di governo contro il dissesto idrogeologico della Regione Siciliana, è considerato il più importante tra le opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico in tutto il territorio siciliano. “Un’opera strategica – afferma il sindaco Vito Rizzo – che consentirà di rendere fruibile tutta l’area di Villa Europa , di ‘sbloccare’ la fase 2 del porto e di eliminare il problema delle acque bianche su via Repubblica e al porto”. Alla consegna dei lavori presente anche il deputato regionale Marco Intravaia: “A lui va un grazie – ha aggiunto il primo cittadino – per essere stato presente in questa importante giornata per la nostra comunità e per averci supportato in questi anni in questo complesso iter”.

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