Bancarotta fraudolenta a Palermo, interdizione per imprenditore

Documenti nascosti e rimanenze “scomparse” dal magazzino, guai per imprenditore di Palermo

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Documenti nascosti e rimanenze “scomparse” dal magazzino, guai per imprenditore di Palermo

Redazione  |
giovedì 21 Dicembre 2023

Il commerciante avrebbe sottratto rimanenze per un totale di circa 170mila euro e nascosto scritture contabili importanti.

I finanzieri del comando provinciale di Palermo, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale di carattere interdittivo emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo nei confronti di un imprenditore palermitano attivo nel ramo del commercio al dettaglio di abbigliamento e accusato di bancarotta fraudolenta.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato disposto sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza nei confronti dell’indagato.

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Bancarotta fraudolenta a Palermo, la ricostruzione

Al noto imprenditore, con punti vendita presenti anche nella Provincia di Trapani, Caltanissetta e Catania, è stato contestato il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale in quanto, con più azioni distrattive, avrebbe sottratto rimanenze di magazzino per un valore di circa 170mila euro e impedito la ricostruzione della situazione economica della ditta, nascondendo gran parte delle scritture contabili e fiscali obbligatorie.

Secondo l’ipotesi investigativa l’impresa, aperta nel corso del 2021, sin dall’origine sarebbe stata caratterizzata da una “mala gestio” che ha portato, nel maggio del 2023, il Tribunale di Palermo a disporre l’avvio della procedura di liquidazione giudiziale sulla base di un conclamato stato d’insolvenza.

Le attività svolte dai militari della compagnia di Partinico hanno anche permesso di evidenziare un’esposizione debitoria erariale di oltre 50.000 euro, accumulata in soli due anni e ricostruita pur in assenza dei bilanci e della documentazione fiscale.

Il provvedimento

L’autorità giudiziaria ha risposto al caso di bancarotta fraudolenta emanando nei confronti dell’imprenditore una misura cautelare personale che prevede l’interdizione, per la durata di 12 mesi, dalle attività inerenti l’esercizio di imprese, anche per interposta persona.

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