Maxi evasione a Palermo, scatta il sequestro per imprenditore edile

Più di un milione mai dichiarato al Fisco, maxi sequestro per imprenditore palermitano

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Più di un milione mai dichiarato al Fisco, maxi sequestro per imprenditore palermitano

Redazione  |
mercoledì 20 Dicembre 2023

La Guardia di Finanza è riuscita a ricostruire l'enorme giro d'affari dell'imprenditore.

Negli scorsi giorni la Guardia di Finanza di Palermo ha eseguito un sequestro da oltre 200mila euro e eseguito la misura cautelare del divieto di esercitare attività di impresa per 12 mesi a carico di un imprenditore palermitano operante nel settore dell’edilizia.

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A emettere l’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo.

Sequestro a imprenditore di Palermo, le indagini

I militari, nonostante l’occultamento della documentazione contabile della società dedita alla fornitura di macchinari edilizi, sono riusciti a ricostruire il giro di affari dell’imprenditore, constatando in oltre 1.200.000 euro l’insieme dei ricavi mai dichiarati al fisco.

Pertanto, sulla scorta degli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle il gip del Tribunale di Palermo ha emesso il provvedimento interdittivo, notificato sia all’indagato sia alla locale Camera di Commercio. L’imprenditore avrà il divieto di esercitare attività di impresa. Inoltre, in relazione agli elevati importi evasi il giudice, accogliendo le proposte della locale Procura, ha disposto il sequestro di beni sino alla concorrenza dell’imposta evasa pari a 215.699,80 euro.

Le operazioni di sequestro hanno consentito di assicurare, in attesa del provvedimento di confisca, l’intero complesso aziendale comprensivo di capitale sociale, 5 veicoli speciali (piattaforme aeree, ragni cingolati e transpallet), 2 piattaforme semoventi, 2 autoveicoli e un ciclomotore, oltre alle disponibilità finanziarie presenti sui conti correnti.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato disposto sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

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