Benvenuta primavera: tornano le Giornate Fai - QdS

Benvenuta primavera: tornano le Giornate Fai

Benvenuta primavera: tornano le Giornate Fai

martedì 22 Marzo 2022

Appuntamenti in tutta Italia per un weekend all’insegna della bellezza

Un itinerario alla scoperta di ville, palazzi storici, aree archeologiche, sedi istituzionali, chiese. Ma anche di esempi di archeologia industriale, biblioteche e centri di ricerca. Ecco le Giornate Fai di Primavera.

Il Fai, il Fondo Ambiente Italiano, “svela” le innumerevoli bellezze del nostro Paese in un lungo viaggio, dal Nord al Sud della Penisola, che toccherà 700 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 400 città. Tornano, tagliando il traguardo delle trenta edizione, le Giornate Fai di Primavera che si svolgeranno sabato 26 e domenica 27 marzo. Nelle edizioni fin qui realizzate sono stati aperti 14.090 luoghi di storia, arte e natura in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”.

Quest’anno un’edizione speciale

Un’occasione che si rinnova anche quest’anno, benché in una situazione molto complicata e dolorosa per via dell’invasione dell’Ucraina da parte dei russi, che ha spinto il Fai a promuovere un’iniziativa speciale. “Abbiamo deciso di dedicare 100mila euro – ha infatti annunciato il presidente del Fai, Marco Magnifico – per il restauro di un monumento ucraino quando tutto questo orrore sarà finito. È il primo mattone e speriamo che diventi un importante raccolta fondi da destinare ad un monumento che decideremo insieme all’Ambasciata d’Italia in Ucraina e alla Chiesa Cattolica ucraina di rito bizantino in Italia con la quale stiamo creando un rapporto di amicizia”.

Le Giornate Fai saranno a contributo libero

Come di consueto, le Giornate Fai di Primavera saranno a contributo libero. Ai partecipanti verrà suggerito, però, un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro. Nel corso dell’iniziativa del Fai, quindi, si potranno conoscere tanti tesori ‘nascosti’: si passerà, infatti, del ‘cuore musicale’ di Matera, i tre palazzi storici del Conservatorio Duni, alla riscoperta di un ‘pezzo’ di archeologia industriale della Puglia, a Lecce, dove si potrà visitare il Magazzino Concentramento Tabacchi, costruito dall’architetto Nervi che impiegava 80mila persone. A Napoli porte aperte all’Orto Botanico, dodici ettari di verde in città in cui sono ospitate 9mila specie vegetali e 25mila esemplari provenienti da tutto il mondo.

A Palermo, poi, si potranno visitare luoghi di segno diverso. Saranno aperte le porte del Palazzo Florio, alla Zisa, che ospita ora il Circolo Unione, dove si visiteranno gli appartamenti che furono di donna Franca Florio.

Nel capoluogo siciliano, poi, sarà possibile ammirare il Villino Ida, realizzato dal maestro del liberty Ernesto Basile nel 1903 come propria casa studio, ora sede dell’Unità bibliografica della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali. Porte aperte anche al ‘Bunkerino’ nel Palazzo di Giustizia, museo dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di cui ricorrono 30 anni dalla morte.

Risalendo la Penisola, dalla Sicilia al Lazio, nel percorso di aperture messo a punto dal Fai spicca Roma dove si potrà visitare il Casino dell’Aurora Ludovisi, costruito a fine Cinquecento, che deve il nome al soffitto affrescato da Guercino nel 1621. Il Casino conserva innumerevoli sale riccamente decorate, raramente accessibile in quanto di proprietà privata; si visiteranno anche il settecentesco Palazzo Corsini, sede dell’Accademia dei Lincei, la più antica accademia scientifica al mondo, fondata nel 1603, e il Collegio Romano, sede del ministero della Cultura, edificato tra 1581 e 1584 come scuola della Compagnia di Gesù e che conserva intatta nella Sala della Crociera, oggi sezione distaccata della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte dell’Istituto.

Inoltre, per sancire la vicinanza al popolo ucraino, sabato 26 marzo sarà aperta alle visite la Chiesa dei Santi Sergio e Bacco, piccola e antica chiesa di rito ucraino-bizantino affacciata su piazza Madonna dei Monti, oggi sede dell’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia.

In Lombardia, a Milano, sarà a disposizione dei visitatori il Palazzo Inps, costruito tra 1929 e 1931 su progetto dell’architetto Marcello Piacentini e riaperto dopo una campagna di restauri nel 2021, di cui si potranno vedere spazi preclusi al pubblico, come il monumentale scalone elicoidale e la Sala Riunioni del primo piano, e a Cornate d’Adda (Monza Brianza) la Centrale Bertini, costruita lungo il fiume Adda nel 1898, all’epoca il più potente impianto idroelettrico in Europa.

A Genova riaprirà, invece, l’estroso Castello Mackenzie, costruito a fine Ottocento dall’architetto Gino Coppedè in stile neogotico e neorinascimentale, tra le visite più apprezzate delle Giornate Fai di Primavera 2021.

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